L’UE ha nelle sue radici il futuro
“La memoria conta veramente – per gli individui, le collettività, le civiltà – solo se tiene insieme l’impronta del passato e il progetto del...
Attori e scenari della crisi: il futuro prossimo dell’Europa
La crisi ha profondamente influenzato il dibattito politico europeo. Sia a livello nazionale che continentale, si sono affermate diverse e contrapposte voci in merito alla gestione della crisi da parte delle istituzioni europee e del consesso dei Capi di Stato e Governo.
Clima incerto al Consiglio Europeo
Buone e meno buone notizie sono arrivate i giorni scorsi da Bruxelles. Tra le buone notizie, la probabile entrata in vigore entro l’anno del...
L’Europa di fronte alla “commedia all’italiana”
Le turbolenze che stanno investendo la politica italiana, al punto da fare temere una crisi istituzionale, in aggiunta a quella finanziaria, economica e sociale in corso, minacciano seriamente la nostra convivenza civile, se non addirittura la nostra vita democratica e inquietano non soltanto il nostro Paese, ma anche molti nell’Unione Europea.
Due Vertici senza pace
Si sono conclusi a poche ore di distanza il Vertice del G7 in Puglia, sotto presidenza italiana e la Conferenza sull’Ucraina di Lucerna. Al...
Università , istruzione e ricerca: dove va l’Italia?
Per l’università italiana questi sono tempi bui. Eppure, in questi giorni qualche accademico ha fatto uno sforzo di immaginazione per discutere con altri suoi...
Nagorno Karabakh: nuove tensioni nel Caucaso del Sud e alle frontiere orientali dell’Europa
Nagorno Karabakh è una piccola enclave di 150 mila abitanti, in maggioranza armeni, situata nel cuore dell’Azerbaijan, autoproclamatasi indipendente nel 1992 quando l’Impero Sovietico si stava sgretolando giorno dopo giorno.
Le guerre di Putin
Sono giorni di alta tensione in Ucraina dopo che la destituzione del Presidente Janukovich ha consegnato le redini del potere ad un Governo di transizione nato dalle proteste di Piazza Maidan. Proteste nate quattro mesi fa dal mancato accordo fra Ucraina e Unione Europea nell’ambito di un Partenariato orientale e sfociate poi in aperta opposizione ad un Governo e ad un Presidente simboli di corruzione e di gestione opaca del potere.
Il rispetto dei patti nell’Unione Europea
Quanto più cresce la litigiosità e l’intensità dei contenziosi tanto più si invocano i “patti” e i loro rispetto. Non accade solo nell’Italia alle...
Brexit, promemoria per l’Italia e per l’Ue
Continua la corsa ad ostacoli di una May, azzoppata dalle dimissioni di diversi suoi ministri e alle prese con un voto in Parlamento che potrebbe sfiduciarla. Nell’attesa, l’UE si prepara a un Consiglio europeo straordinario il 25 novembre. Se tutto va bene – e la Provvidenza dà una mano – dopo comincia la via crucis delle ratifiche parlamentari e nulla è dato per scontato.
#Brexit
Elezioni in Israele: un risultato inatteso
Era dallo scorso mese di ottobre, dopo lo scioglimento del Parlamento unicamerale di Israele, che si seguiva con una certa rassegnazione una campagna elettorale dando per scontata la vittoria di Netanyahu e del suo partito, il Likoud, e del Partito dell'ultranazionalista Avigdor Lieberman, Israel Beiteinou (Israele, la nostra casa). Le elezioni politiche del 22 gennaio scorso hanno invece portato a risultati inattesi ed in primo luogo ad un vero indebolimento, se non addirittura una sconfitta, di tale coalizione.
Discorso del Presidente Mattarella al Meeting di Rimini
Qui di seguito riportiamo parte dell'intervento del Presidente Mattarella alla cerimonia di inaugurazione di oggi, venerdì 19 agosto 2016, della XXXVII del Meeting per...
Clima: Madrid parla, Bruxelles propone
Sarà pur vero che la Commissione europea si è insediata il 1° dicembre con un mese ritardo sul calendario previsto, ma è anche vero...
Prove di unità europea al G7 in Canada
Con il Vertice di quest’anno, ma già anche da quello di Taormina dell’anno scorso, l’irruzione sulla scena internazionale del Presidente degli Stati Uniti sembra aver decisamente cambiato l’atmosfera e il dialogo fra i sette partecipanti. Si è rivelato infatti un Vertice difficile, che ha soprattutto messo in scena le divisioni che si stanno approfondendo tra gli Stati Uniti e gli altri partner.
#editoriale #G7
Dove va la politica italiana in Europa
Ha fatto molto discutere la reazione di Matteo Renzi alla chiusura del Vertice UE di Bratislava del 16 settembre scorso. Scontento dell’andamento del confronto tra i Ventisette e ancor più delle sue conclusioni, in Presidente del Consiglio non ha nascosto la sua irritazione, non partecipando alla conferenza stampa finale di Angela Merkel e di François Hollande e rilasciando dichiarazioni irrituali nel tono e molto critiche per il loro contenuto.
Buon 1° maggio, festa del lavoro… che verrà
Non è facile commemorare il 1° maggio 2020, senza pensare che, proprio oggi, il passato, il presente e il futuro del lavoro si incrociano...
La globalizzazione spiegata alla sinistra
Capire la complessità della globalizzazione non è facile. Raccontarla è anche più difficile, forse addirittura impossibile se non inutile, a chi tiene lo sguardo...
Ritrovare credibilità in Europa
La credibilità, che si tatti di una persona o di un Paese, è materia preziosa, quando non rara.
Non si ferma il massacro ad Aleppo
Mentre continuavano ad infuriare ormai da giorni i bombardamenti su Aleppo est, lunedì 5 dicembre Russia e Cina, membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU, hanno bloccato, con il loro diritto di veto, una risoluzione che prevedeva una tregua di sette giorni. Un no chiaro e tondo ad una sospensione dei bombardamenti e alla garanzia di tutte le parti di un’immediata cessazione delle ostilità su quella parte orientale della città, occupata quattro anni fa dai ribelli e ormai quasi riconquistata dalle forze del regime di Bachar al Assad, sostenute dalla Russia e dall’Iran.
Il populismo che minaccia l’Europa e la democrazia
Anche in questa stagione di democrazia rappresentativa calante gli appuntamenti elettorali qualche effetto lo producono.
A poco più di sei mesi dalle prossime elezioni europee si moltiplicano gli allarmi, se non le paure, per l’esito di quel voto, minacciato da un’ondata di euroscetticismo, di nazionalismo e di xenofobia.