Per non dimenticare la Siria
È iniziato esattamente tre anni fa, sulla scia delle Primavere arabe. Da allora, il conflitto in Siria è diventato una delle più grandi tragedie umane di questo inizio secolo, scivolato in una specie di impasse politica, diplomatica e militare sotto gli occhi ormai rassegnati della comunità internazionale.
Orizzonte elezioni europee (1)
Siamo a poco più di due mesi dalle elezioni europee e le forze politiche si stanno mettendo faticosamente in moto in vista di un appuntamento importante.
Le guerre di Putin
Sono giorni di alta tensione in Ucraina dopo che la destituzione del Presidente Janukovich ha consegnato le redini del potere ad un Governo di transizione nato dalle proteste di Piazza Maidan. Proteste nate quattro mesi fa dal mancato accordo fra Ucraina e Unione Europea nell’ambito di un Partenariato orientale e sfociate poi in aperta opposizione ad un Governo e ad un Presidente simboli di corruzione e di gestione opaca del potere.
Unione Europea previsioni d’inverno
A Bruxelles le chiamano previsioni d’inverno: sono quelle che raccontano quanto aspetta l’economia europea nell’anno appena iniziato. Per qualcuno nell’UE si cominciano a sentire le prime brezze di primavera, per l’Italia non ancora. È la conferma di un’Europa a più velocità che conosciamo ormai da tempo, ma che qualcuno si ostina a non vedere, condannandosi a non capire le prospettive future dell’UE e dei suoi Paesi membri.
Il Governo Renzi e l’Europa
Ero a Bruxelles nei giorni della formazione e del giuramento del governo Renzi. Mentre in Italia quelli che ancora si appassionano alle infinite e tortuose vicende politiche della penisola commentavano quanto stava avvenendo, a Bruxelles l’argomento non sembrava interessare granché. Non che i riflettori delle diplomazie e delle Istituzioni europee non fossero accesi, ma sicuramente erano molto più puntati sugli sconvolgimenti politici in Ucraina che non sui giochi di palazzo in Italia.
Ucraina, Russia ed Unione Europea ad un bivio
Si è precipitosamente e provvisoriamente conclusa in Ucraina un’ondata di proteste e di manifestazioni iniziate circa tre mesi fa con il rifiuto del Presidente Janukovic di sottoscrivere gli accordi di associazione con l’Unione Europea nell'ambito del Partenariato Orientale.
La collera della Bosnia
Tuzla, Mostar, Sarajevo sono città, nel cuore dei Balcani, i cui nomi sono legati al filo della storia e della memoria, un filo che ha percorso il Novecento. Gli accordi di Dayton del 1995 avevano messo fine a più di tre anni di guerra e violenze dopo la disgregazione dell’ex Jugoslavia e gettato le basi per la ricostruzione di una Bosnia unitaria e multietnica.
L’Unione divisa
Come se già non ce ne fossero già abbastanza di preoccupazioni per il futuro dell’Europa in questa vigilia elettorale – per il Parlamento europeo s’intende, visto che per quello italiano la data del voto sembra allontanarsi sempre più – un nuovo libro edito dal Mulino e curato da Andrea Garnero e Simona Milio offre un utile promemoria per quanti non vogliono chiudere gli occhi su una pericolosa deriva del progetto di integrazione europea promosso all'inizio degli anni ’50.
Svizzera: sempre più isola (in)felice?
Il 10 Febbraio scorso l’Europa si è svegliata con l’inquietante notizia dei risultati del referendum svizzero sulla “limitazione dell’immigrazione di massa”, compresa l’immigrazione proveniente dall'Unione Europea e quella dei richiedenti asilo.
Buone notizie dalla Germania
Due notizie, per una volta buone, bucano le nebbie dense che pesano sull'Europa e sono tanto migliori poiché ci giungono da quella Germania, da molti percepita come matrigna, se non addirittura come una minaccia per il futuro dell’Unione Europea.
Sochi: giochi olimpici fra le turbolenze del Caucaso del Nord
Si apriranno fra pochi giorni i giochi olimpici 2014 a Sochi, in una delle regioni più inquiete e turbolente della Russia: il Caucaso del Nord. I recenti attentati a Volgograd e il conseguente problema della sicurezza sullo svolgimento dei giochi hanno riportato sotto i riflettori questa tormentata regione e la sua lunga storia di instabilità e di mai dimenticate sofferenze.
Terremoti nel mondo del lavoro
Che il mondo del lavoro sia da tempo oggetto di sommovimenti e trasformazioni è sotto gli occhi di tutti. La crisi di questi anni ce ne ha consegnato un quadro devastante: in Europa la disoccupazione viaggia in molti Paesi su percentuali a due cifre, particolarmente drammatiche quelle dei giovani senza lavoro, quasi uno su due in Paesi come la Grecia, la Spagna e, pochi punti sotto, anche l’Italia.
Ucraina nella tormenta
Le manifestazioni dell’opposizione in Ucraina contro il Presidente Viktor Ianukovich e il suo Governo non si arrendono e sembrano entrate, da alcuni giorni a questa parte, in una fase più determinata, innescando reazioni violente che hanno già lasciato per le strade troppe vittime.
Timori e speranze nel villaggio globale
Se ancora ce ne fosse bisogno, le notizie economiche e sociali che si sono rincorse in questi ultimi giorni raccontano di un mondo “villaggio globale”, interconnesso da nord a sud e da est a ovest.
Una speranza per la Siria?
Si apre a Montreux il 22 Gennaio la Conferenza “Ginevra 2” per tentare di trovare una soluzione diplomatica e politica alla guerra in Siria. Una Conferenza che ha già fatto molto discutere, più volte rinviata e i cui obiettivi, col passare degli anni e della guerra, sono diventati, fra le parti chiamate a negoziare, così distanti da considerarsi quasi incompatibili.
Guerre e pace in Europa
Hanno una brutta abitudine le guerre: cominciano molto tempo prima che scoppi il conflitto armato e continuano molto tempo dopo che hanno taciuto le armi, per la verità mai deposte. È un'esperienza familiare per l'Europa, anche se spesso preferiamo rimuoverla.
Esiste ancora un processo di pace israelo – palestinese?
La scomparsa di Ariel Sharon, dopo otto anni di coma, spinge inevitabilmente a riportare lo sguardo su quel pezzo di Medio Oriente che, dopo tanti anni, ancora non riesce a trovare né pace né sicurezza.
Pronto, Europa?
meno giovani di noi ricordano ancora una trasmissione televisiva dotata di un premio, attribuito con modalità singolari. L’utente telefonico vinceva il premio se allo squillo del telefono rispondeva “Europa, Europa”. Sono passati da allora molti anni, quella trasmissione fece il suo tempo e l’Europa, nonostante i molti passi fatti in avanti – dalla creazione dell’euro al grande allargamento nella svolta del millennio – non è la prima cosa che viene in mente ai suoi cittadini, salvo per addossarle spesso colpe non sue.
La Costituzione tunisina garante dei diritti delle donne
Da un Medio Oriente sempre più in preda a gravi e violente convulsioni e agli inquietanti risvolti delle Primavere arabe, giungono finalmente alcune buone notizie dalla piccola Tunisia: il voto su un progetto di Costituzione che contempla, fra altro, la parità fra “cittadini e cittadine” e conferisce loro gli stessi diritti e gli stessi doveri.
2014: per l’UE un anno impegnativo
È cominciata con un secco tre a zero in favore dell’Unione Europea la partita dell’anno contro la squadra dei populisti anti-europei. Ma l’anno è ancora lungo e la partita difficile e ci vorrà fiato per arrivare vincitori alla fine.