Ancora tragedia nel Mediterraneo
Si sta consumando l’ennesima tragedia nel Mar Mediterraneo, fra quel pezzo di mare tra Africa ed Europa diventato ormai una frontiera tra la vita e la morte. Un ennesimo sussulto di indignazione, di constatazione di impotenza di fronte ad un fenomeno di immigrazione che non accenna a diminuire e che rovescia sulle nostre coste non solo le tragedie personali di tante donne e tanti uomini, ma anche tutta l’instabilità politica che si è venuta a creare ai confini meridionali dell’Europa.
La nuova UE: l’Italia scopre le carte
Non si è capito molto fino ad oggi come sarà l’Unione Europea del futuro. Quelli che remano contro - Cinque stelle e Lega in particolare - poco o nulla ci hanno spiegato che ne sarà dell’Europa dopo che l’avranno “rivoltata come un calzino” o privata dell’euro. Quelli che sono per l’Europa, o per “più Europa”, sono rimasti vaghi nei loro impegni e non si arrischiano a parlare abbastanza chiaro perché tutti capiscano a che cosa puntano.
Maggio 2014: in tanti vogliono fare la festa all’Europa
8 maggio 1945: per gli USA è il giorno della vittoria in Europa a conclusione della Seconda guerra mondiale; per l’URSS la data è quella del 9 maggio, questione di fusi orari.
Notizie dal Mediterraneo
Sono ormai alcuni mesi che l’attenzione del mondo è soprattutto rivolta ad Est dell’Europa, in quell'Ucraina che sembra avviarsi risolutamente verso una guerra civile e a diventare teatro di scontro fra Russia ed Occidente. Ma non mancano fermenti inquietanti anche a Sud dell’Europa, a tre anni dalle Primavere arabe che hanno ridisegnato prospettive e rapporti di forza nella regione e sullo scacchiere internazionale.
Elezioni Europee: la posta in gioco
Ormai ci siamo. Mancano pochi giorni alle elezioni europee, probabilmente le più importanti da quando, nel 1979, siamo stati chiamati a eleggere direttamente il Parlamento europeo.
Campagna elettorale e populismi
Le campagne elettorali dovrebbero essere un momento alto della vita democratica, l’occasione nella quale al cittadino vengono fornite analisi della situazione, proposte di intervento, obiettivi di lungo periodo. Al cittadino - elettore il compito di farne una valutazione, confrontarla con le proprie opzioni sociali e politiche e tradurre nel voto la sua scelta, affidandone l’esecuzione al partito e alle persone in cui ripone fiducia.
Ucraina: sarà possibile evitare la guerra?
La tensione sale sempre più in Ucraina e alle sue frontiere orientali. Le speranze riposte nella Conferenza di Ginevra tenutasi il 17 aprile scorso, tra USA, Russia, Unione Europea e Ucraina e il relativo accordo raggiunto, sembrano, giorno dopo giorno, svanire in un crescendo di mutue accuse, di ragioni e responsabilità attribuite a torto o a ragione e che hanno solo come effetto di ridurre gli spazi della diplomazia e del dialogo e di aprire la strada alla possibilità dell’uso delle armi.
Alzare lo sguardo al mondo
A forza di guardare dove si mette il piede nel breve cammino della nostra vita, rischiamo di finire su strade sbagliate o su sentieri che non portano lontano: può capitare a ciascuno di noi, come a chi ha responsabilità della cosa pubblica, a livello locale e nazionale in particolare.
Venti di guerra ad Est
La situazione in Ucraina non accenna a calmarsi e gli spazi lasciati alla diplomazia e al dialogo sembrano molto esigui. All’est del Paese tuonano toni minacciosi, richieste di secessione e di adesione alla Russia, accuse di fascismo al nuovo Governo provvisorio ucraino. Dopo l’annessione della Crimea è infatti in corso, così almeno appare, un processo di disintegrazione dell’Ucraina, portando al massimo il rischio di una guerra civile dagli effetti devastanti sul piano interno e con imprevedibili ricadute sul piano geopolitico e sui rapporti tra Russia e Occidente.
Il ritorno in Europa dei vecchi fantasmi
Molte cose stanno cambiando in questa nostra vecchia Europa che resta vecchia non solo per l'età crescente della sua popolazione, ma anche per le sue mai spente tentazioni nazionaliste, rimodellate da disegnare una nuova carta politica dell'Europa, complice la crisi e l'inadeguatezza della sua classe politica.
Sempre più in salita il processo di pace fra Israele e Palestina
Questi ultimi mesi, in cui l’attenzione della comunità internazionale era completamente rivolta agli avvenimenti in Ucraina e Crimea, hanno segnato ancora una volta la difficoltà di riavviare negoziati di pace fra Israele e Palestina.
Vigilia di elezioni europee
Accadono cose importanti in Europa in questa vigilia di elezioni europee. Lasciatasi alle spalle, almeno provvisoriamente, la paura per la crisi Ucraina, l’Europa ha qualche fremito che sembra annunciare un timido risveglio dopo anni di coma politico ed economico.
Turchia al voto
Dopo la Francia, questo 30 marzo è stata anche giornata di elezioni municipali in Turchia. Se i risultati francesi hanno destato preoccupazione per la consistente vittoria del centro destra e dell’estrema destra e la debole partecipazione al voto, i risultati in Turchia hanno, dal canto loro, sorpreso per l’indiscussa riconferma del Partito Akp (Partito per la Giustizia e lo Sviluppo) del Premier Recep Tayyip Erdogan e per affluenza alle urne. Una vittoria che sfiora il 50% dei voti.
Dalla Francia un avvertimento all’Europa
È finita com'era prevedibile che finisse. La seconda tornata delle elezioni amministrative francesi ha castigato severamente François Hollande e il partito socialista, ha dato una forte spinta ai partiti di centro e portato alla ribalta i nazionalisti anti europei di Marine Le Pen. Ha perso terreno anche la democrazia con un'impennata dell'astensionismo, già forte al primo turno e aggravatosi con il ballottaggio di domenica.
Tensioni alle frontiere dell’Europa
Mai come ora le tensioni e l’instabilità alle frontiere dell’Europa, ad est e a sud, sono state così forti da vent'anni a questa parte. I riflettori si sono particolarmente accesi in questi ultimi mesi sulla situazione in Ucraina, riportando alla luce venti di guerra fredda fra la Russia e l’Occidente.
A Bruxelles un Consiglio europeo di svolta?
Di questi tempi si fa tanto parlare di svolta: in Italia sono in molti a sperare che sia finalmente la volta buona, in Europa sono in molti ad aspettarla sui quadranti dell’economia e a temerla su quelli della politica alla vigilia delle imminenti elezioni europee.
Crimea addio
Il referendum del 16 marzo scorso, organizzato a grande velocità dopo che il Parlamento della Crimea aveva già preso la decisione di un’annessione alla Russia, ha confermato la volontà e il desiderio della popolazione di staccarsi dall'Ucraina e di ritornare, dopo 60 anni esatti, con Mosca e sotto la protezione di Putin. Un referendum giudicato illegale dalla comunità internazionale, in particolare da Stati Uniti e Unione Europea, ma giudicato legittimo dalla Russia che, a sua volta giudica illegale il nuovo Governo di Kiev, nato sulla destituzione del Presidente Yanukovich.
La corsa in salita dell’esordiente Renzi in Europa
C'era una volta il "Tour dell'Avvenire". Era stato inventato in Francia come traino al Tour vero, quello dei campioni già affermati, magari grazie al doping, e aveva l'obiettivo di portare alla ribalta i giovani talenti delle due ruote.
Andrebbe reinventato in questa settimana per il giovane Renzi, alle prese con il suo primo impegnativo Tour europeo da neo-presidente del Consiglio italiano.
Per non dimenticare la Siria
È iniziato esattamente tre anni fa, sulla scia delle Primavere arabe. Da allora, il conflitto in Siria è diventato una delle più grandi tragedie umane di questo inizio secolo, scivolato in una specie di impasse politica, diplomatica e militare sotto gli occhi ormai rassegnati della comunità internazionale.
Orizzonte elezioni europee (1)
Siamo a poco più di due mesi dalle elezioni europee e le forze politiche si stanno mettendo faticosamente in moto in vista di un appuntamento importante.