L’Europa della Merkel e la nostra

Dopo essere stata ferma per lunghi mesi a guardare, nell’attesa del voto tedesco, l’Europa deve adesso decidere che fare. Sono venuti meno gli alibi e le prudenze per non “disturbare il manovratore” e adesso che è chiaro chi è il manovratore in Germania, dopo esserlo stato nell’Unione Europea, è venuto il tempo – sempre che non sia troppo tardi – di provare a dire quale dev’essere l’UE che vogliamo, la Cancelliera Merkel e noi.

Toni di distensione dall’Iran

Il nuovo Presidente dell’Iran eletto nel giugno scorso, Hassan Rohani, usa decisamente toni diversi da quelli a cui ci aveva abituato il suo predecessore...

Tra Siria e Iraq

Il Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki Moon ha presentato il 16 settembre al Consiglio di Sicurezza il rapporto degli esperti sull’utilizzo di armi chimiche in Siria, confermando che nella tragedia consumatasi il 21 agosto alla periferia di Damasco vi sono ormai prove inconfutabili dell’uso di missili terra-terra contenenti gas sarin.

I riflettori dell’Europa sull’Italia

Nel corso di un difficile confronto a Vilnius, la settimana scorsa, il ministro Saccomanni ha provato a rassicurare i suoi colleghi. L’ha fatto come uno che sente di essere seduto sul banco degli imputati, guardato dall’Europa come il rappresentante di un’Italia recidiva che, appena uscita dalla procedura per deficit eccessivo, rischia già di ritornarci.

Stato dell’Unione: il discorso di Barroso

Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha  tenuto l’11 settembre, davanti al Parlamento europeo, l’ultimo discorso del suo mandato sullo stato dell’Unione...

Spiragli di pace sulla Siria

I venti di guerra e di un intervento militare da parte degli Stati Uniti in Siria sembrano attenuarsi dopo la proposta della Russia, accolta ora anche da Bachar al Assad, di consegnare alla sorveglianza internazionale l’arsenale di armi chimiche siriano e la sua distruzione. Una proposta giunta quasi in extremis e alla vigilia di un voto al Congresso americano.

Guerra e pace nella Russia di Putin

Il vertice del G20, che riuniva a San Pietroburgo i potenti di questa terra ha ancora una volta rivelato tutta la sua impotenza a trovare una risposta condivisa ai molti e gravi problemi di questo nostro mondo globalizzato, dilaniato da opposte sovranità nazionali, incapaci di abbozzare qualcosa che assomigli ad un governo mondiale.

Obiettivo: rilanciare l’occupazione nell’Ue

Nella giornata del 5 settembre la commissione per gli Affari sociali ha approvato, con 34 voti favorevoli e 2 contrari, l'intesa raggiunta lo scorso...

La linea rossa della pace

I toni di guerra e di un imminente intervento militare in Siria che hanno echeggiato negli ultimi giorni si stanno affievolendo di fronte alle richieste, da parte dei principali leader coinvolti, di approvazioni parlamentari e ad una crescente esigenza di riflessione su alternative che conducano alla pace attraverso nuove iniziative politiche e diplomatiche.

Concorso “Giovani traduttori”

Per essere "uniti nella diversità", come dice il motto dell'UE, è necessario saper capire lingue diverse dalla nostra. Il concorso di traduzione "Juvenes Translatores", giunto...

Germania, è tempo di migrare

Presto i cittadini tedeschi saranno chiamati al voto. Una scadenza diventata un’ossessione per molti europei, che dall’esito di quel voto aspettano di conoscere anche il futuro destino dell’Europa e, in particolare, dei suoi Paesi periferici. Verrà allora il tempo di rimettersi in movimento e, per pastori e greggi, di migrare.

Venti di guerra sulla Siria

Dopo il sospetto utilizzo di armi chimiche da parte del regime di Bachar al Assad, sono state definitivamente superate tutte le linee rosse oltre le quali la comunità internazionale non può più concedersi il lungo e tragico ritornello dell’indignazione. Gli Stati Uniti, appoggiati da una coalizione di altri Paesi, stanno pensando e preparando una risposta militare a questo massacro siriano che dura ormai da più di due anni e mezzo, in cui si contano a migliaia le vittime, a centinaia di migliaia i profughi nei Paesi vicini, Turchia e Giordania.

L’Egitto nella morsa della violenza

La destituzione del Presidente Mohamed Morsi il 3 luglio scorso da parte dell’esercito ha portato a vive manifestazioni di protesta da parte della Fratellanza musulmana e dei suoi sostenitori nonché a una conseguente violenta repressione che ha lasciato sul terreno, in pochi giorni, centinaia di vittime.

Inflazione e disoccupazione stabili a giugno e luglio

L'istituto statistico dell'Unione Europea (Eurostat), ha reso noti i tassi di disoccupazione e di inflazione per i mesi di giugno e luglio 2013 nell'UE...

Stage alle istituzioni UE: un’occasione da non perdere

Aperte le selezione per numerosi stage alle istituzioni europee: i neolaureati potranno fare domanda direttamente online e avere la possibilità di svolgere un'esperienza formativa di rilievo internazionale.

Le risposte dell’UE ai conflitti e alle crisi del 2012

La Commissione europea ha adottato il 29 luglio una relazione sulle attività svolte nel 2012 nel quadro dello Strumento europeo di stabilità (IFS), uno principali meccanismi di assistenza esterna di cui dispone l'UE per prevenire i conflitti e reagire alle crisi, ai problemi di sicurezza e ad altre minacce a livello mondiale.

Ancora sangue sulle Primavere arabe

In Egitto é stato un fine settimana che si è concluso in un bagno di sangue, che ha fatto più di 70 vittime e un numero elevatissimo di feriti. All'Egitto, in questo grave momento, sta guardando in particolare la Tunisia, scossa anch'essa, il 25 luglio scorso, dal secondo assassinio di un oppositore politico, Mohamed Brahmi.

Dall’Europa qualche buona notizia per le vacanze

Poiché di cattive notizie sono ormai anni che facciamo il pieno e poiché in molti sospettano che altre non meno brutte siano pronte per l’autunno, come qualcuno già predice, viene voglia adesso di fare un giro in Europa per cercarne di migliori. Un’impresa non facile ma che vale la pena tentare, con la speranza di mettere qualcosa di positivo nel borsone delle vacanze. Per chi in vacanza parte, ma anche – e sono molti – per quelli che restano e in questa Europa vivono.

L’Unione Europea e i confini di Israele

Il 30 giugno scorso l’Unione Europea ha adottato e introdotto nelle sue relazioni con Israele elementi che precisano i limiti territoriali ai quali si applica la loro cooperazione. Forse qualcosa si sta muovendo, non foss’altro che per la posizione più precisa dell’ Europa nei confronti dei rapporti Israelo-palestinesi, che delinea, attraverso una politica di cooperazione, i limiti e le linee entro i quali tale cooperazione potrà svolgersi. Un dilemma non da poco per Israele e un elemento di chiarezza per un futuro processo di pace.

Il G20 di Mosca: un rito stanco?

Grande è la tentazione di raffigurarsi i Vertici internazionali come una “compagnia di giro” che periodicamente si dà appuntamento in qualche parte del mondo per recitare una parte della quale tutti o quasi conoscono già il finale.

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