Donne nel tunnel della crisi europea
Senza troppo rischiare, lo aveva pronosticato nei giorni scorsi il principale quotidiano economico italiano con un titolo su cinque colonne: “C’è poco da festeggiare”...
Promemoria italiano per l’Europa
All’indomani delle nostre elezioni sono giunti molti messaggi all’Italia dall’Europa: alcuni in forma di promemoria per impegni da onorare, altri di commenti diplomatici ai limiti dell’ipocrisia, altri intrisi di ironia fino alle insolenze del rozzo leader socialdemocratico tedesco al quale ha risposto per le rime il Presidente Napolitano.
Promemoria europeo per un programma di Governo italiano
Abituati come siamo a guardarci l’ombelico, dimenticando che viviamo in un mondo molto più grande del nostro “amato stivale”, è possibile che ci sia sfuggito quanto accadeva in Europa durante la tumultuosa campagna elettorale scorsa.
L’apprensione dell’Europa per il voto italiano
Adesso che il popolo sovrano italiano si è espresso, partecipando o meno alla consultazione elettorale, non è senza interesse rileggere gli atteggiamenti dei responsabili politici degli altri Paesi verso l’Italia, manifestati prima del voto, in attesa dei giudizi che seguiranno.
Democrazia in pericolo in Italia e in Europa?
Si vanno moltiplicando in questi ultimi tempi le grida di allarme sul futuro della democrazia in molte regioni del mondo, Europa e Italia comprese.
Tunisia nella tormenta
Sono trascorsi due anni dall’inizio delle Primavere arabe e le transizioni verso nuovi traguardi politici si rivelano difficili e, sotto certi aspetti, inquietanti. Segnali in questo senso provengono in questi giorni dalla Tunisia, il Paese che per primo è sceso in piazza per rivendicare un futuro politico, economico e sociale diverso da quello che il regime di Ben Ali lasciava, senza dubbi, presagire.
La montagna della crisi e il topolino del bilancio UE
A Bruxelles, il negoziato sul “Quadro finanziario UE 2014-2020” è andato come si temeva alla vigilia, forse anche un po’ peggio.
Se il buongiorno si vede dal mattino, risulta già chiara la posizione del Parlamento europeo espressa a negoziato concluso dalla maggioranza dei gruppi politici, secondo i quali l’accordo di Bruxelles è inadeguato per affrontare la crisi e per lo sviluppo futuro dell’UE. È anche il giudizio praticamente unanime di gran parte di osservatori ed esperti di politiche europee.
A Bruxelles si riprova con il bilancio UE 2014-2020
Il negoziato sul “Quadro finanziario 2014-2020” – il futuro bilancio dell’UE – era stato sospeso nel Consiglio europeo del novembre scorso. Le posizioni dei Paesi erano troppo distanti per chiudere e i Capi di Stato e di governo si erano lasciati nella speranza che l’anno nuovo avrebbe portato qualche schiarita. Purtroppo non è andato così.
Riformare il diritto alla privacy per rafforzare il mercato unico europeo
La creazione ed il rafforzamento del mercato unico europeo rappresenta uno degli aspetti centrali del progetto di integrazione europea: negli ultimi due decenni, la Commissione ha focalizzato la propria attenzione sui servizi ed il terziario. Il rapido sviluppo del settore, richiede un’ulteriore riflessione sulla capacità dell’attuale legislazione a tutelare i consumatori europei e a stimolare investimenti da parte delle aziende.
Elezioni in Israele: un risultato inatteso
Era dallo scorso mese di ottobre, dopo lo scioglimento del Parlamento unicamerale di Israele, che si seguiva con una certa rassegnazione una campagna elettorale dando per scontata la vittoria di Netanyahu e del suo partito, il Likoud, e del Partito dell'ultranazionalista Avigdor Lieberman, Israel Beiteinou (Israele, la nostra casa). Le elezioni politiche del 22 gennaio scorso hanno invece portato a risultati inattesi ed in primo luogo ad un vero indebolimento, se non addirittura una sconfitta, di tale coalizione.
Gran Bretagna, sempre più isola
Tanto tuonò che piovve. Nel suo intervento ai Comuni il 23 gennaio, dopo molti rinvii, il premier britannico David Cameron ha passato la Manica, il suo Rubicone, naturalmente in senso contrario: dal continente che, nonostante le sue dimensioni sempre più ampie, gli sta stretto verso un’isola che fu grande al tempo dell’impero e ancora con il Commonwealth britannico, ma che adesso rischia addirittura secessioni al suo interno.
Guerra al terrorismo in Mali
La complessa situazione venutasi a creare in Mali da qualche mese a questa parte non ha avuto, fino a qualche giorno fa, la meritata attenzione da parte della comunità internazionale. Sembrava quindi una situazione da affrontare nel tempo, nell’attesa che il Mali e i Paesi della CEDEAO definissero una strategia di intervento e preparassero, con l’aiuto dell’Occidente, le forze militari africane e locali ad affrontare l’occupazione del Nord del Paese da parte dei jihadisti islamici. La situazione è invece precipitata l’11 gennaio quando gli stessi jihadisti hanno fatto sapere la loro intenzione di avanzare verso il Sud e di giungere fino alla capitale Bamako.
Europa: è di nuovo tempo di migrare
Eravamo rimasti fermi a uno schema dei flussi migratori che registrava massicci movimenti di migranti verso l’Europa e l’Italia, dopo esserci lasciati alle spalle negli anni ’50 del secolo scorso movimenti in senso contrario. Ma anche l’emigrazione è una ruota che gira e adesso i migranti, italiani compresi, hanno ripreso la vecchia strada verso le destinazioni del secolo scorso.
Comprendere le euroregioni
Nel contesto dell’imminente tornata elettorale, l'euroregione sembra ritornata all'attenzione dei mezzi di comunicazione italiani. Non sempre è stato chiarito quale sia la sua funzione, struttura istituzionale e storia.
Gran Bretagna, dentro o fuori dell’UE?
È ormai da tempo che la Manica si va allargando e che la Gran Bretagna si interroga sulla sua partecipazione all’avventura dell’integrazione europea. (aggiornato al 15 gennaio)
Agenda europea 2013
Non ci sarà da annoiarsi nell'UE in questo 2013 appena iniziato: una sfida decisiva per l'Europa si giocherà nel rafforzamento della sua democrazia, da salvare dalla tecnocrazia, e nel coinvolgimento dei suoi cittadini in quest'Europa da cambiare: speriamo che sia d'aiuto l'anno europeo della cittadinanza e la preparazione alle elezioni europee del 2014.
2012: per l’UE un anno vissuto pericolosamente
Per molti il 2012 doveva segnare la fine dell’euro, per qualcuno addirittura la fine del mondo.
In entrambi i casi, due previsioni finite meglio di quelle, in peggioramento, su debito, crescita e occupazione in Europa.
Il mondo nel 2012
Il 2012 si è concluso con il suo carico di avvenimenti sulla scena internazionale e smentendo la profezia dei Maya sulla fine del mondo. Ma, profezia a parte, è certo che il mondo è in rapido cambiamento, con nuovi attori che si affacciano all’orizzonte e ne spostano i centri di potere, con i suoi vecchi e nuovi conflitti sparsi un po’ ovunque sul Pianeta e con ormai sintomi tangibili di mutamenti climatici portatori di catastrofi naturali sempre più devastanti.
Lettera al Presidente egiziano, Morsi
Gentile Presidente Morsi,
in questo periodo di fine anno e di inizio di un anno nuovo è consuetudine scambiarsi gli auguri e formulare desideri più o meno raggiungibili nei prossimi mesi. Un esercizio che diventa sempre più difficile in questo periodo di cambiamenti politici, economici e sociali che coinvolgono i nostri Paesi, anche se da storie e prospettive diverse.
Lettera di auguri a Mario Monti
Chiarissimo Professore,
Le scriviamo per il profilo europeo che di Lei ci piace di più e per augurarLe, e augurarci, che resti a lungo un testimone importante dell’Italia in Europa, risollevandone l’immagine non proprio brillante di questi ultimi anni...