Novembre: per l’UE l’estate fredda dei morti?
Viene da rileggere oggi la celebre poesia “Novembre” di Giovanni Pascoli per commentare questa strana stagione europea.
Prove di democrazia alle frontiere dell’Europa
È stata una giornata, lo scorso 26 ottobre, dedicata a significative elezioni sia a Sud che a Est dell’Europa, in Tunisia e in Ucraina, in due contesti regionali diversi ma entrambi profondamente segnati da un’inquietante instabilità politica e di sicurezza.
Svoltare con o contro l’Unione Europea
Di questi tempi si fa un gran parlare di svolte. È da tempo un mantra italiano, c’è chi vorrebbe diventasse una realtà per l’Unione Europea. Tanto per l’Italia che per l’Europa potrebbe essere la volta buona, anche per evitare ad entrambe di finire in un baratro che ormai non sembra più tanto lontano.
Europa, tra Eurasia e Stati Uniti
Il Vertice Europa - Asia (ASEM) svoltosi a Milano il 16 e 17 ottobre scorso, riunendo intorno al tavolo i Paesi dell’Unione europea, Norvegia, Svizzera e circa 20 Paesi asiatici con in testa Cina e Giappone, oltre alla Russia, ha messo vistosamente in scena la realtà di un mondo multipolare con un asse in rapido spostamento, nonché il ruolo che il continente asiatico sta giocando, da primo attore, come partner globale e come area con la crescita più rapida al mondo.
Europa: un promontorio dell’Asia?
C’è, in questo semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, un gran via vai di Vertici ad alto livello, con Milano al centro del traffico, anche in vista di Expo 2015.
La Turchia spettatrice nel teatro di guerra in Medio Oriente
Le bandiere nere dello Stato islamico (IS) continuano imperterrite a sventolare e a progredire nella loro guerra, alla conquista e alla costituzione di un Califfato sunnita i cui confini sono stati annunciati solo lo scorso giugno.
Vertice UE a Milano, aspettando crescita e occupazione
Hannah Arendt avrebbe detto del recente Vertice UE a Milano sull’occupazione che aveva “un grande futuro alle spalle”. Pensato dalla presidenza semestrale italiana dell’UE come un confronto decisivo sulle future politiche per la crescita e l’occupazione, l’incontro avrebbe dovuto avere dignità di Consiglio europeo dei Capi di Stato e di Governo e tenersi a Torino nello scorso luglio.
Una fragile pace all’Est dell’Unione
Nel turbinio dell’inquietante attualità che occupa giornalmente i nostri media a Sud dell’Europa, è passato un po’ in secondo piano il conflitto in Ucraina e i suoi recenti risvolti per raggiungere un accordo non solo di cessate il fuoco ma anche per disegnare una prospettiva di pace duratura fra le parti in conflitto.
Francia e Germania ai ferri corti nell’Unione europea
In Francia la ribellione covava da tempo contro le politiche europee di austerità che avevano contribuito a mettere in difficoltà il governo francese e a fare precipitare a livelli mai visti i consensi al Presidente della Repubblica, François Hollande.
Diritti, doveri e privilegi
È dura la vita dei diritti nella stagione delle diseguaglianze. Vale a livello collettivo, tra gli Stati, e a quello individuale, per le persone.
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Mentre ai confini orientali dell’Unione Europea sono in corso sconvolgimenti epocali, in particolare nell’area mediorientale, sul versante occidentale dell’Europa tutto tace e non sono segnalate novità di rilievo.
Dal referendum in Scozia una lezione all’Europa
In Scozia è andata bene. È andata bene alla Gran Bretagna, rimasta dopo qualche brivido ancora Regno Unito; l'ha scampata anche l'Unione Europea, già abbastanza disunita in questi tempi di crisi e, probabilmente, finirà bene anche per la Scozia che guadagnerà maggiore autonomia dopo aver rischiato di smarrirsi in una "terra di nessuno".
L’arma del terrore
Si susseguono senza sosta nei media le immagini di inaudita violenza e feroce determinazione dello Stato islamico (IS). La collera, il disgusto e il...
Commissione nuova, alleanze e politiche vecchie?
Adesso che il nuovo presidente della Commissione europea, Jean - Claude Juncker, ha presentato la sua squadra è possibile una prima valutazione prudente delle scelte che hanno dato forma ai nuovi Vertici comunitari.
La geografia del terrore
Il Vertice della NATO della scorsa settimana aveva all’ordine del giorno discussioni e risposte da dare ai gravi conflitti che circondano l’Europa.
NATO e UE, andata e ritorno
Fino a non molto tempo fa si è parlato poco dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e molto di Unione Europea. In questi ultimi giorni, con i venti di guerra che soffiano ai confini dell’Unione Europea, la NATO ha via via guadagnato i titoli principali dei media, dai giornali alle testate radiotelevisive.
Quella guerra non (ancora) dichiarata in Ucraina
Nessuno vuole pronunciare la parola guerra, ma quello che sta succedendo da cinque mesi a questa parte nel sud - est dell’Ucraina, in quel pezzo di Ucraina che Vladimir Putin chiama già, emblematicamente e provocatoriamente riferendosi al passato, Novorossija, (Nuova Russia) ha tutta l’aria di essere una vera e propria guerra. Le immagini trasmesse dai media, con il loro carico di carri armati in movimento, di città coi palazzi distrutti, di gente che fugge e un recentissimo rapporto dell’ONU che indica il numero delle vittime a più di 2.600 non lasciano tanto spazio alle sottigliezze semantiche.
Alto rappresentante di chi e di che cosa?
Di Federica Mogherini, provvisoriamente ancora ministro degli esteri d’Italia, non si sa che colpisca di più l’incoscienza o il coraggio.
La geografia della disperazione
Si sono fortemente intensificati in questi ultimi mesi i flussi migratori provenienti dall'Africa e dal Medio Oriente e diretti, con il loro carico di disperazione, vittime e dolori sulle nostre coste, sulle prime coste dell'Europa.
Si sveglia la bella addormentata nel bosco?
L’estate, se mai ci fosse stata, sta finendo. Finiscono anche, lo si voglia o no, le vacanze per l’Unione Europea, rimasta colpevolmente inattiva a guardare quanto accade nel mondo e alle sue frontiere. Così fino praticamente all’altro ieri, quando le barbarie dei terroristi del Califfato e le orribili esecuzioni sommarie, le periodiche rotture di tregua nel conflitto israelo - palestinese e l’aggravarsi degli scontri militari in Ucraina hanno dato la sveglia anche all’UE, una non bella addormentata nel bosco.