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Nessun pretesto per rivedere Schengen

àˆ prevista per martedì 10 maggio la discussione in plenaria delle proposte presentate il 4 maggio scorso dall’esecutivo europeo ma già   arrivano le prime...

Polemiche sull’adesione della Croazia. Pack: è solo un pretesto

Polemiche sull’apertura dei negoziati per il processo di adesione della Croazia, a causa della non comparsa del criminale di guerra Ante Gotovina davanti al...

Il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di giuramento

Vi presentiamo un estratto del discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della sua (seconda) cerimonia di giuramento. (...) Rafforzare l’Italia significa, anche,...

UE: come andare avanti guardando indietro?

Inizio luglio caldo per l’UE, tra chi prova nostalgia per il passato e chi invita a guardare avanti  Che il futuro non sia più quello...

“Francia, Italia, Europa. Il nostro futuro”: l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla...

Vi presentiamo un estratto del discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso del suo intervento alla Sorbona di Parigi, durante la...

Il volto sempre più ostile di Mosca

Sembra ormai arrivata a livelli di guardia la tensione fra Occidente e Russia. In un complicato groviglio di contraddizioni politiche e di minacce militari,...

Diari d’Europa #57 – Ungheria, Democrazia e pandemia

Ungheria, Democrazia e pandemia Le derive autoritarie dell’Ungheria destano sempre più preoccupazione in Europa e altrove. Nel corso del mese di marzo il premier Viktor...

Se il virus attacca la democrazia

Bisognerà, senza perdere tempo, prestare attenzione agli effetti secondari provocati dal Coronavirus.Secondari solo nel senso che non attaccano direttamente la vita fisica delle persone...

“Una nuova alba per l’Europa”: le priorità per il futuro dell’UE secondo i suoi...

Ursula von der Leyen, David Sassoli e Charles Michel hanno recentemente pubblicato “Una nuova alba per l’Europa”, una lettera aperta riguardante il futuro dell’Unione Europea.

Giovedì 16 maggio, Cuneo, Sala Lanteri – “Riscoprire l’Europa – Oltre la notte”

Giovedì 16 maggio avrà luogo il terzo appuntamento della rassegna cinematografica "Riscoprire l'Europa" con il film Oltre la Notte di Fatih Akin. Di seguito una...

NATO: un’alleanza da ripensare

Compirà settant’anni nel 2019, non sembra vicina alla pensione ma un tagliando di revisione è nell’aria, difficile dire se per rafforzarla o per ridurne la capacità operativa in Europa. E’ la NATO (Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico), creata nel 1949 su iniziativa degli Stati Uniti e oggi bersaglio di pesanti critiche proprio da parte del Presidente USA, Donald Trump, che l’ha giudicata “obsoleta”. Questo “Patto atlantico” impegnava a un’alleanza difensiva nel contesto della nascente contrapposizione tra i blocchi della guerra fredda e realizzava la dottrina del Presidente USA, Harry Truman: i firmatari sarebbero dovuti intervenire in difesa di una delle parti aggredite, nel caso di un attacco da parte di una potenza straniera, con il pensiero rivolto all’Unione Sovietica. Molte cose sono accadute da quel 1949: numerosi conflitti hanno incendiato il mondo, senza colpire per lungo tempo il continente europeo; la caduta del muro di Berlino del 1989 e la successiva dissoluzione dell’Unione Sovietica parve mettere fine alla guerra fredda, garantita dall’equilibrio del terrore nucleare, e avviare un’epoca di pace. Durò poco tempo: all’inizio degli anni ’90 scoppiò il conflitto nella ex-Jugoslavia e la NATO fu chiamata ad intervenire; poi l’attentato alle Torri gemelle a New York fornì un pretesto per l’intervento degli USA, insieme alla NATO, in Afghanistan, altri pretesti vennero invocati per intervenire in Iraq. Oggi in questa nostra parte di mondo la situazione più problematica resta quella della Siria e il ritorno sulla scena della Russia, insieme con l’Iran e la Turchia. Senza dimenticare l’emergenza di nuove potenze che hanno ripreso la corsa al riarmo, come India e Cina che sono nell’area asiatica i primi due Paesi importatori di armamenti, oltre che produttori in proprio. Su scala mondiale un autorevole rapporto (SIPRI) segnala che nel periodo 2012-2016 il commercio di armamenti è aumentato dell’8,6%, “una corsa che ricorda quella vista ai tempi del contrasto NATO-Patto di Varsavia con Cina, India e Giappone che hanno ripreso la corsa al riarmo”. In questo nuovo quadro mondiale ha fatto irruzione un’altra novità: quella del nuovo Presidente USA, non esente da improvvisazioni e giravolte. Tra queste la ricordata zampata a proposito della NATO, dichiarazione significativamente ridimensionata la settimana scorsa in Europa, in occasione dei vertici UE dei ministri della difesa, del G20 e della Conferenza annuale sulla sicurezza tenutosi a Monaco. E’ stata la prima occasione di confronto tra Unione Europea e la nuova Amministrazione USA sul futuro della NATO e ne sono venuti alcuni primi chiarimenti. Oltre la tradizionale richiesta agli alleati europei di aumentare la spesa per la difesa al 2% del Pil nazionale, è venuta anche la smentita delle parole improvvisate di Trump sulla condizione “obsoleta” dell’Alleanza e la conferma degli USA a mantenere fedeltà agli impegni decennali assunti. Un chiarimento che ha fatto tirare un primo sospiro di sollievo in particolare ai Paesi vicini della Russia, dalla Polonia ai Paesi baltici, con un pensiero rivolto alla prosecuzione del conflitto in Ucraina e che ha fatto dire al ministro degli esteri Sergei Lavrov che siamo in piena guerra fredda. Non meno significativa la risposta dei Paesi europei che, confermando il loro impegno ad avviarsi verso un aumento della spesa militare (l’Italia dovrebbe raddoppiare la sua…), chiedono anche di rivedere il loro ruolo all’interno dell’Alleanza. Si sono espresse sul tema due forti voci femminili, quella dell’Alto Rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini e, soprattutto, quella della Cancelliera tedesca, Angela Merkel. La prima per affermare con orgoglio che l’UE è un “partner affidabile e prevedibile”, la seconda per ricordare all’alleato che la sicurezza non può essere garantita solo con le armi, ma anche dal sostegno allo sviluppo e dalla prevenzione delle crisi. Condizioni che si possono realizzare solo con azioni coordinate in quelle sedi multilaterali, come l’ONU, l’UE, la NATO e il G20, che sembrano per il momento non piacere a Trump. Un messaggio diverso e pacificatore è venuto i giorni scorsi dall’incontro del Vicepresidente USA, Mike Pence, con i Vertici UE, in assonanza con voci provenienti dall’Amministrazione americana, sorprendentemente dissonanti rispetto alle dichiarazioni di Trump. Resta di capire chi guida la politica estera a Washington.

Turbolenze nei cieli dell’UE

Ci sono turbolenze che suggeriscono interrogativi ed esigono risposte senza troppo tardare. Qualcosa del genere sta accadendo in questi giorni nei cieli tormentati dell’Unione Europea:...

Italia e Commissione europea incrociano le lame

Niente di particolarmente drammatico, per ora. A patto che non si debba dire, come ai tempi della seconda guerra punica nel III sec. a.C. quando “mentre a Roma si discute, Sagunto viene espugnata”, dove Roma coinvolge anche Bruxelles e Sagunto rischia di essere l’Europa.

Corriere della Sera 21.11.2015 – La Ue si blinda, schedato ogni cittadino che rientra...

Basta che con questo pretesto non diventi una fortezza.

Turchia e Medio Oriente

Le recenti turbolenze politiche della Turchia, la serie di attentati che hanno fatto più di un centinaio di vittime, l’ambigua e tardiva partecipazione alla lotta contro il sedicente Stato islamico hanno riportato sotto i riflettori dell’attualità tutti gli interrogativi sul ruolo che tale Paese sta avendo nel contesto del Medio Oriente.

Il Parlamento europeo invita la Commissione a mostrare una forte leadership nel 2016

Mercoledì 16 settembre, il Parlamento europeo ha approvato, con 408 voti favorevoli, 182 contrari e 23 astensioni, una risoluzione non legislativa volta ad indicare le raccomandazioni al programma di lavoro della Commissione europea per l’anno 2016.

Via Roma strada d’Europa: le immagini

In occasione dell'apertura dell'Illuminata (4 luglio 2015) l'Associazione APICE ha realizzato l'iniziativa "Via Roma strada d'Europa". Con due Gazebos collocati rispettivamente all'ingresso del Comune...

La Lituania è il 19° membro dell’Eurozona

Il 1° gennaio 2015, quindici anni dopo l’introduzione dell’euro, la Lituania ha adottato operativamente la moneta unica dell’Unione Europea, portando il numero dei membri dell’Eurozona a 19 e completando l’adesione delle ex Repubbliche baltiche alla politica monetaria UE dopo l’Estonia nel 2011 e la Lettonia nel 2014.

La Russia e la paura dell’opposizione

Non si sono fatte attendere a lungo, dopo l'investitura a Presidente di Vladimir Putin, le misure volte a mettere a freno opposizione e libertà d'espressione in Russia. La Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, a velocità sostenuta, ha infatti adottato una serie di leggi che hanno seminato dubbi e preoccupazioni non solo fra l'opposizione interna, ma anche fra la comunità internazionale.

“Agire insieme in uno spirito di solidarietà”

Il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz si è espresso sullo stato dell'Unione e sul suo futuro, in occasione della Giornata europea del 9 maggio, sottolineando come sia necessario "rimanere uniti per contrastare il declino economico e la crescente disoccupazione in Europa".

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