Il rapporto 2023 dell’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma (SIPRI)
La spesa militare globale ha registrato nel 2023 il suo aumento più importante da 15 anni a questa parte, vale a dire 2.400 miliardi di dollari, con incrementi particolarmente consistenti in Europa, Medio Oriente e Asia.
Stati Uniti e Cina sono stati i due Paesi che hanno speso di più per la Difesa, con rispettivamente il 37 e il 12 per cento della spesa mondiale, percentuali che, sommate, rappresentano quasi la metà della spesa complessiva.
La Cina, investe gran parte del bilancio militare per l’addestramento del suo esercito, aspetto che ha spinto i Governi del Giappone, Taiwan e altri Paesi della regione ad aumentare significativamente le proprie capacità militari. Una tendenza che, secondo il rapporto del Sipri, si confermerà anche nei prossimi anni.
Per quanto riguarda i 31 Paesi della NATO, essi hanno speso nel 2023 per la Difesa 1.341 miliardi di dollari, pari al 55% della spesa militare mondiale. Di questa cifra, gli Stati Uniti hanno contribuito per il 68% del totale, pari a 916 miliardi di dollari. I Paesi alleati europei hanno contribuito per il 28% del bilancio della NATO, pari a 375,48 miliardi di dollari.
Il rapporto sottolinea inoltre che per i Paesi europei della NATO, la guerra in Ucraina ha radicalmente cambiato la percezione della sicurezza e della minaccia nel continente. Tale cambiamento si traduce in impegni di spesa militare sempre maggiori rispetto al PIL, con l’obiettivo ormai di considerare il contributo NATO del 2% come una linea di base e non un livello da raggiungere. Ad oggi infatti 11 su 31 membri hanno raggiunto o superato tale soglia nel 2023.