Relazione della Commissione sulla gestione dei rifiuti urbani negli Stati membri
La relazione, presentata della Commissione Europea, classifica i 27 Paesi dell'UE in base a 18 criteri, attribuendo a ciascuno un punteggio sulla gestione dei rifiuti urbani negli Stati membri.
Europa, è ora di scoprire le carte
Se agosto per l’Europa non è stato un mese tranquillo, non sarà certo settembre il mese per riposare. Da troppo tempo ormai si vanno accumulando annunci, rinvii, contraddizioni e contrasti perché adesso i nodi non vengano al pettine.
Putin e la paura delle Pussy Riot
Era una sentenza attesa e scontata quella del 18 agosto scorso che ha condannato a due anni di prigione tre ragazze del gruppo rock Pussy Riot, il cui “crimine” è stato quello di chiedere alla Madonna, cantando nella Cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore, di liberare la Russia da Putin. Un’invocazione durata 30 secondi, che, per quanto discutibile, provocatoria o emblematica che sia, ha fatto il giro del mondo e ha ulteriormente messo in evidenza la deriva autoritaria della Russia e del suo Presidente Putin contro ogni forma di dissenso.
Agosto, l’Europa non va in vacanza
È stato un mese di agosto senza o con poche vacanze, a cominciare dai molti che la crisi ha trattenuto a casa. Hanno dovuto rinunciare o ridurre le loro vacanze anche molti politici, alle prese con le misure di austerità, la lotta contro lo spread e impegnati in manovre politiche e finanziarie. Due gli epicentri della tensione: Germania e Italia.
Il settembre che aspetta l’Europa
Settembre potrebbe essere davvero un mese importante per il nostro futuro e non solo perché con la ripresa delle attività si potrà meglio misurare le prospettive dell’economia europea e le pressioni che su di essa eserciteranno i mercati, ma anche per alcuni appuntamenti istituzionali importanti dai quali, ci auguriamo, venga un messaggio per una nuova Unione sovranazionale.
Gli europei e la loro Europa
Che cosa pensano oggi, dentro una crisi finanziaria e economica che non finisce di finire, i cittadini europei dell’UE, delle sue politiche e della sua moneta unica? Che cosa temono maggiormente per il loro futuro e quale Unione Europea ritengono o si augurano che emerga dalla crisi?
Sahel, tra destabilizzazione, carestia e venti di guerra
In un momento in cui gran parte dell'opinione pubblica internazionale ha gli occhi rivolti soprattutto sulla guerra civile in Siria, c'è un pezzo d' Africa, il Mali, che sta vivendo, nell'ombra dell'informazione, una delle sue crisi più profonde dalla sua indipendenza.
La Banca Centrale Europea protagonista nel contrasto alla crisi
Ci eravamo abituati, negli anni, ad un assetto istituzionale dell’Unione Europea articolato su quattro pilastri: la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e la Corte di Giustizia. C’è voluta la crisi finanziaria per portare alla nostra attenzione una più giovane Istituzione: la Banca Centrale Europea (BCE) che dal 1999 ha assunto il compito di vegliare sull’euro per preservarne il potere di acquisto, mantenere la stabilità dei prezzi nell’eurozona e sostenere “le politiche economiche generali nella Comunità al fine di contribuire alla realizzazione dei suoi obiettivi”.
Sostegno alla strategia “Europa 2020” e alle misure anti-crisi
Secondo i dati rilevati dal sondaggio semestrale Eurobarometro della primavera 2012 i cittadini europei sono generalmente favorevoli alle iniziative per la crescita, la stabilità e l’occupazione messe a punto dall’Unione e considerano priorità assolute la modernizzazione dei mercati del lavoro per creare occupazione e il sostegno ai poveri e alle persone socialmente emarginate.
Eccellente qualità delle acque di balneazione dell’UE
L'ultima Relazione annuale sulle acque di balneazione evidenzia come il 77,1% dei siti dispone di un'acqua conforme ai più rigorosi valori guida, mentre il 93% delle acque di balneazione costiere è classificato come conforme a valori imperativi meno severi; solo il 2% delle acque in oggetto è risultato non conforme agli standard minimi stabilite nella direttiva sulle acque di balneazione del 2006.
Le contraddizioni dell’UE nei confronti di Israele e del Medio Oriente
I nuovi accordi di cooperazione siglati tra UE ed Israele evidenziano le contraddizioni della politica dell'Unione, sollevando interrogativi su come questi nuovi accordi vadano ad inserirsi nel rapporto che escludeva il rafforzamento delle relazioni dopo l'intervento armato israeliano nella Striscia di Gaza del 2009/2010.
Il Parlamento UE e il Trattato ACTA
L'Unione Europea è composta da una serie di organi che spesso appaiono opachi e lontani.
Il Parlamento è oggi un organo capace di influenzare il processo decisionale europeo negli ambiti di sua competenza: molto permeabile ai contributi della società civile, permette un maggiore coinvolgimento politico dei ministri nazionali e riduce il "gap" democratico delle istituzioni.
Il lungo dibattito conclusosi con il rigetto del trattato ACTA (Accordo Commerciale Anti-Contraffazione) suggeriscono una riflessione sull'effettiva influenza del PE sul processo decisionale dell'UE.
Un Rappresentante speciale dell’UE per i Diritti umani
Il Consiglio dell'UE, ha deliberato, mercoledì 25 luglio, su proposta dell’Alto Rappresentante dell'UE per gli Affari esteri Catherine Ashton, la nomina di Stavros Lambrinidis...
Siria: sedici mesi di lotta contro il regime e l’instabilità nella regione
Dopo il colpo inferto dall'opposizione ai vertici della difesa il 18 luglio, ci si interroga per quanto tempo ancora Bachar el Assad e il suo regime potranno aggrapparsi al potere. In un quadro sempre più inquietante della progressiva instabilità che si sta manifestando nella regione, si contano, dopo sedici mesi di violenta repressione, più di 20.000 vittime.
Frontex tutela i diritti dei migranti?
Questa la domanda che il Mediatore europeo pone in una consultazione che permetterà, fino al 30 settembre, di esprimere la propria opinione sull'Agenzia europea per la gestione delle frontiere esterne (Frontex) e la tutela dei diritti fondamentali dei migranti.
Democrazie europee sotto stress
Molto si è parlato in questi ultimi tempi, e ancora se ne parlerà, del rischio di “contagio” a proposito della crisi finanziaria, dei debiti sovrani, dei “virus” che hanno aggredito le banche di mezzo mondo. Troppo poco si è invece evocato il rischio di contagio che corre la democrazia nel mondo.
Proposte nuove norme comuni antifrode
Presentate il 12 luglio scorso, le proposte della Commissione hanno come obiettivo di rafforzare il coordinamento fra Stati membri per ridurre le frodi ai danni del bilancio dell'UE, bilancio che per il 90% è gestito a livello nazionale.
Più Europa sì, ma quale Europa?
A Roma, una giornata di dibattito promossa dalla Green European Foundation e dalla Campagna Sbilanciamoci! su quale Europa per uscire dalla crisi.
La Russia e la paura dell’opposizione
Non si sono fatte attendere a lungo, dopo l'investitura a Presidente di Vladimir Putin, le misure volte a mettere a freno opposizione e libertà d'espressione in Russia. La Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, a velocità sostenuta, ha infatti adottato una serie di leggi che hanno seminato dubbi e preoccupazioni non solo fra l'opposizione interna, ma anche fra la comunità internazionale.
In pericolo il diritto di libera circolazione
C’erano una volta le merci. Poi sono venuti i capitali e, pur con qualche paura di dumping sociale, i servizi. Da ultimo, l’Europa tartaruga ha partorito la libera circolazione anche per le persone, facendone la quarta libertà fondamentale tutelata dai Trattati, nonché un elemento essenziale della cittadinanza europea. Purché il passo della tartaruga non diventi quello del gambero: da qualche mese, le dichiarazioni di vari leader conservatori europei sembrano minacciare quello che, secondo i sondaggi Eurobarometro, resta di gran lunga l’aspetto più apprezzato dell’Unione da parte dei suoi cittadini, ovvero la possibilità di spostarsi, studiare e lavorare liberamente in qualunque Stato europeo.