L’Egitto sul bordo del baratro

Il malcontento e le proteste della popolazione non si sono mai sopiti, segnando ora con la violenza, ora con l’incertezza la storia di questa sofferta Primavera araba egiziana. In queste ultime settimane la situazione è precipitata ed è diventata esplosiva, quasi da guerra civile.

Quale estate per l’Europa e per l’Italia?

Premesso che è sempre rischioso fare previsioni, specie se riguardano il futuro, quest’anno è particolarmente difficile provare a indovinare che cosa capiterà nella mezza estate che ci resta. Così è per chi si azzardasse ad anticipare quanto potrà accadere in Europa e in Italia, tanto sul versante economico e sociale che su quello politico. Molte le ragioni dell’incertezza estiva.

USA-UE: per un’alleanza economico-commerciale

Sarà un caso, ma la rivelazione sullo spionaggio americano è arrivata al momento giusto per rendere più difficili i negoziati, appena annunciati, su un’alleanza commerciale e economica tra Stati Uniti e Unione Europea. Si tratta di due alleati che, dal dopoguerra in poi, hanno collaborato politicamente e militarmente, senza risparmiarsi qualche tensione sui mercati mondiali, come avviene tra amici-concorrenti.

La povertà non è un incidente: è ora di investire nella spesa sociale

Secondo gli ultimi dati Eurostat, relativi al 2011, in Europa ci sono 119 milioni di persone a rischio povertà, cioè che vivono in nuclei familiari il cui reddito disponibile è inferiore al 60% del reddito medio nazionale.

Da Bruxelles un po’ di ossigeno per l’Italia

I vincoli di quel Patto di stabilità – denunciato a suo tempo come Patto di “stupidità” da un Prodi insolitamente audace – sembrano allentarsi almeno un po’ per l’Italia in recessione e con la disoccupazione che continua a crescere.

Nasce l’Alleanza europea per l’apprendistato

Un nuovo strumento arricchisce la strategia UE nel contrasto alla disoccupazione giovanile: il 2 luglio è nato un ampio partenariato tra i principali attori del mondo del lavoro e del settore dell'istruzione in Europa per migliorare la qualità della formazione professionale e aumentare l'offerta di contratti di apprendistato in tutta l'UE.

O’Reilly: prima donna Mediatore europeo

Nella plenaria di mercoledì il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha eletto Emily O'Reilly Mediatore europeo.

L’Europa nei Balcani

Il primo luglio 2013 la Croazia è diventata il 28mo Stato membro dell’Unione Europea. Una data importante nel processo di allargamento se si considera che solo vent’anni fa, la Croazia era nel cuore del conflitto balcanico che ha consacrato la fine della Jugoslavia e la nascita, nel dolore e nell’odio, di Stati indipendenti e sovrani. Un conflitto che ha lasciato, su memorie tenaci, profonde ferite non ancora del tutto al riparo da inquietanti tentazioni nazionaliste o da pericolose divisioni etnico-religiose.

Benvenuta Croazia! Dobrodošli Hrvaska!

La Croazia è ufficialmente il ventottesimo Paese dell`Unione Europea. Il 1 luglio diventa quindi una data storica per il processo di integrazione europeo: dal 2007, dopo Bulgaria e Romania, nessun nuovo Stato era più entrato a far parte dell`UE.

Unione Europea: la tartaruga esce dal letargo?

Accade spesso, quando arriva il momento del bilancio di un evento preceduto da molte o troppe attese, di salvarsi con un giudizio del tipo: “È andata meglio di quanto si potesse temere, anche se meno bene di quanto si potesse sperare”. Un giudizio che spesso si addice anche ai Consigli europei dei Capi di Stato e di governo dell’Unione Europea e che funziona anche con il Vertice di fine giugno a Bruxelles.

“Education at a Glance”: analisi dei sistemi di istruzione e accesso al mercato del...

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha pubblicato nei giorni scorsi la relazione annuale "Education at a Glance 2013", che prende in esame i sistemi di istruzione e di accesso al mercato del lavoro dei trentaquattro Paesi membri dell’OCSE, ventuno dei quali membri dell’UE.

Accordo sul nuovo programma “Erasmus +”: moltiplicate le opportunità

La Presidenza di turno irlandese dell'UE ha annunciato che è siglato l'accordo tra le istituzioni europee sul nuovo programma Erasmus 2014-2020: l'intesa prevede lo stanziamento di 16 miliardi di euro tra il 2014 e il 2020 per programmi di formazione, con un aumento del 43% rispetto a quanto era stato concesso tra il 2007 e il 2013. Nei prossimi sette anni quattro milioni di persone dunque avranno la possibilità di studiare o di effettuare una formazione all'estero.

La Turchia, ponte fra Asia e Europa

Le rivolte non ancora sopite a Piazza Taksim e nel resto della Turchia, hanno riportato l’attenzione anche sui rapporti del Paese con l’Unione Europea. I toni si sono accesi in questi ultimi giorni con dichiarazioni diplomaticamente inopportune da parte della Turchia a fronte di legittime dichiarazioni di inquietudine da parte del Parlamento Europeo e di altri responsabili politici europei sulla violenza delle risposte date alle manifestazioni.

Linee guida a tutela dei diritti delle persone LGBTI

Il Consiglio dell'Unione Europea, organo che rappresenta i 27 Governi nazionali dell'UE, "gravemente preoccupato che l'orientamento sessuale e l'identità di genere continuino ad essere utilizzati...

Per l’Unione Europea un calendario in salita

I tempi per la politica sono, o dovrebbero essere, una variabile decisiva. Lo sono certamente per l’economia e, più ancora, per quanti stentano ad arrivare alla fine del mese. Purtroppo non sempre funziona così con le decisioni politiche, in Italia come in Europa.

Via libera al nuovo sistema europeo comune di asilo

Il Parlamento europeo, riunito in plenaria dal 10 al 13 giugno, ha approvato nuove regole che stabiliscono le procedure comuni per la gestione delle domande di asilo e i diritti di base per quanti cercano rifugio nell'UE.

L’Iran vota per la moderazione

Con le elezioni presidenziali in Iran del 14 giugno scorso si è conclusa, dopo otto anni, la Presidenza di Mahamoud Ahmadinejad e si apre quella di Hassan Rohani, unico candidato che rappresenta una corrente, se non proprio riformista, senz’altro conservatrice moderata. Il prossimo futuro ci dirà se la sua elezione sarà servita solo ad allentare temporaneamente le forti tensioni interne ed esterne al Paese o se, come vorremmo sperare, è l’inizio di un cambiamento e di una nuova stagione di apertura e di futuro dialogo.

Ancora lunga la strada per raggiungere la parità di genere

L'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (Eige), Agenzia europea che coadiuva i governi e le istituzioni europee nella promozione della parità di genere tra...

Più lavoro con meno Europa?

Chi si aspettava grandi cose dall’incontro a Roma, la settimana scorsa, tra i ministri dell’economia e del lavoro di Italia, Germania, Francia e Spagna sarà rimasto deluso per la scarsità di risultati concreti. Meno delusi – o, meglio, meno sorpresi – quanti conoscono i limiti di questa Unione Europea e la crisi profonda nella quale si dibatte ormai da anni.

I venti della contestazione anche in Turchia

Soffiano ormai da dieci giorni sulla Turchia i venti della contestazione. Nati con l’annuncio dell’ennesimo grande progetto immobiliare ad Istanbul che prevedeva il sacrificio del famoso Parco Gezi e l’abbattimento di 600 alberi secolari, i venti si sono velocemente propagati su quasi tutto il Paese, raccogliendo al loro passaggio le varie anime di un’opposizione al Governo del Primo Ministro Recep Erdogan e al suo partito di ispirazione islamica AKP (Giustizia e Sviluppo).

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