Il CESE e le risposte alla crisi sociale

Al giorno d'oggi 84 milioni di europei vivono sotto la soglia di povertà e 26 milioni di persone non hanno lavoro. La crisi economica e finanziaria si è trasformata anche in una crisi sociale e democratica in cui la fiducia riposta nell'Unione Europea rappresenta il 31%. La domanda è: l'Europa è pronta a dare una risposta alle preoccupazioni e alle aspettative dei propri cittadini?

Il populismo che minaccia l’Europa e la democrazia

Anche in questa stagione di democrazia rappresentativa calante gli appuntamenti elettorali qualche effetto lo producono. A poco più di sei mesi dalle prossime elezioni europee si moltiplicano gli allarmi, se non le paure, per l’esito di quel voto, minacciato da un’ondata di euroscetticismo, di nazionalismo e di xenofobia.

Nuove prospettive di negoziato con la Turchia

Con la presentazione dei rapporti della Commissione europea, lo scorso 16 ottobre, sui Paesi candidati all’adesione e il conseguente accordo in seno al Consiglio dei Ministri, si sono riaccese, dopo tre anni di silenzio, le prospettive di negoziato con la Turchia.

Salgono le tensioni tra gli USA e l’Unione Europea

Doveva essere un tranquillo Consiglio europeo quello dei Capi di Stato e di governo la settimana scorsa a Bruxelles. Tutti pronti a complimentarsi con Angela Merkel per il suo straordinario successo alle elezioni tedesche di settembre, ma il ciclone per lo scandalo delle intercettazioni telefoniche dell’americana “National Security Agency” (NSA) ai danni degli alleati, quelli europei in particolare, si è abbattuto sul Consiglio europeo.

Prospettive d’adesione all’UE per i Paesi dei Balcani

La Commissione europea ha presentato il 17 ottobre scorso le relazioni annuali sui futuri allargamenti dell’Unione Europea e le Strategie di negoziato per il 2014. Analizzando l’evoluzione politica ed economica di ciascun Paese, la Commissione raccomanda, in particolare per quanto riguarda i Paesi dei Balcani, di concedere all’Albania lo statuto di Paese candidato all’adesione e ripropone di avviare i negoziati con l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia.

La legge di stabilità nella tenaglia dell’Europa

Molti commenti hanno accolto la legge di stabilità deliberata dal governo italiano. Le critiche, anche severe, hanno di gran lunga superato i consensi e rivelato ancora una volta quanto sia difficile trovare un equilibrio tra prudenza e coraggio, tra il risanamento finanziario e gli stimoli alla crescita, tra il ricorso alla leva fiscale e il taglio della spesa pubblica, tra le attese dei sindacati e quelle degli imprenditori e via elencando.

Europei tra pessimismo e speranza

Euroscettici o eurofiduciosi i cittadini europei? Probabilmente, presi nel loro insieme, né l’uno né l’altro: come spesso accade, specie in periodo di crisi e di transizione, il pendolo oscilla da Paese a Paese, da problema a problema, da Istituzione a Istituzione. A pochi mesi dalle elezioni europee del maggio prossimo, s’infittiscono i sondaggi sugli atteggiamenti dei cittadini europei e arrivano segnali non privi di interesse.

L’Europa ama la letteratura

La commissaria europea responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, Androulla Vassilou, ha proclamato lo scorso 26 settembre i vincitori del Premio dell’Unione Europea per la letteratura. Ogni anno, la Commissione Europea investe 3 milioni di euro in traduzioni letterarie e più di 2,4 milioni di euro in progetti di cooperazione che coinvolgono il settore dell'editoria. I libri sono il secondo bene culturale più esportato dall'UE..

Il Premio Sacharov del PE a Malala Yusafzai

Già candidata al Premio Nobel per la pace, Malala è stata l’incontestata vincitrice del Premio Sacharov 2013 del Parlamento europeo. Malala non è diventata soltanto un simbolo per la difesa dei diritti fondamentali, ma anche una voce per quella parte di Pakistan che, molto discretamente, si oppone alla deriva talebana e fondamentalista e spera nella democrazia.

Turchia: la democrazia di Erdogan

Si sono apparentemente calmate le proteste che hanno scosso, come una vampata, la Turchia durante lo scorso mese di giugno. Partite da Istanbul in risposta ad un ennesimo piano edilizio che avrebbe sacrificato l’emblematico Gezi Park, le proteste si erano estese ad altre città, come Ankara o Izmir. Segno di una società in movimento, alla ricerca di un complesso equilibrio fra democrazia, islamismo, rispetto delle minoranze etnico-religiose e, da un punto di vista geopolitico, fra Oriente ed Occidente.

Fiscal Compact: le regole e i rischi

Il Fiscal compact, la cui denominazione ufficiale è “Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria” ma che i media italiani e internazionali identificano anche come Fiscal Pact, è un Accordo intergovernativo (non un “Trattato comunitario”) adottato nel marzo del 2012.

Se naufraga il diritto in Italia e in Europa

L’ennesima, immane tragedia, non lontano dalle coste di Lampedusa, è stata ancora una volta l’occasione per denunciare un dramma umano senza fine e, da parte di alcuni, di dare la stura a polemiche di bassa lega e di nessuna utilità. (Aggiornato il 10 ottobre)

L’Europa di fronte alla “commedia all’italiana”

Le turbolenze che stanno investendo la politica italiana, al punto da fare temere una crisi istituzionale, in aggiunta a quella finanziaria, economica e sociale in corso, minacciano seriamente la nostra convivenza civile, se non addirittura la nostra vita democratica e inquietano non soltanto il nostro Paese, ma anche molti nell’Unione Europea.

Iran e Siria all’ONU

Dopo le parole di apertura e di dialogo con l’Occidente pronunciate dal nuovo Presidente iraniano Hassan Rohani e la liberazione di difensori dei diritti umani a Teheran, grande era l’attesa per il discorso e per i possibili incontri che lo stesso Presidente avrebbe tenuto e avuto all’Assemblea Generale dell’ONU, conclusasi la settimana scorsa.

Donne del Mediterraneo incontrano il CESE

Lo scorso 18 settembre, la sessione plenaria del Comitato Economico e Sociale Europeo è stata protagonista di un dibattito con rappresentanti di Paesi dell’area Mediterranea quali Tunisia, Libano e Siria per discutere della situazione economica e sociale delle donne nella regione Euro-Mediterranea.

L’Europa della Merkel e la nostra

Dopo essere stata ferma per lunghi mesi a guardare, nell’attesa del voto tedesco, l’Europa deve adesso decidere che fare. Sono venuti meno gli alibi e le prudenze per non “disturbare il manovratore” e adesso che è chiaro chi è il manovratore in Germania, dopo esserlo stato nell’Unione Europea, è venuto il tempo – sempre che non sia troppo tardi – di provare a dire quale dev’essere l’UE che vogliamo, la Cancelliera Merkel e noi.

Toni di distensione dall’Iran

Il nuovo Presidente dell’Iran eletto nel giugno scorso, Hassan Rohani, usa decisamente toni diversi da quelli a cui ci aveva abituato il suo predecessore...

Tra Siria e Iraq

Il Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki Moon ha presentato il 16 settembre al Consiglio di Sicurezza il rapporto degli esperti sull’utilizzo di armi chimiche in Siria, confermando che nella tragedia consumatasi il 21 agosto alla periferia di Damasco vi sono ormai prove inconfutabili dell’uso di missili terra-terra contenenti gas sarin.

I riflettori dell’Europa sull’Italia

Nel corso di un difficile confronto a Vilnius, la settimana scorsa, il ministro Saccomanni ha provato a rassicurare i suoi colleghi. L’ha fatto come uno che sente di essere seduto sul banco degli imputati, guardato dall’Europa come il rappresentante di un’Italia recidiva che, appena uscita dalla procedura per deficit eccessivo, rischia già di ritornarci.

Spiragli di pace sulla Siria

I venti di guerra e di un intervento militare da parte degli Stati Uniti in Siria sembrano attenuarsi dopo la proposta della Russia, accolta ora anche da Bachar al Assad, di consegnare alla sorveglianza internazionale l’arsenale di armi chimiche siriano e la sua distruzione. Una proposta giunta quasi in extremis e alla vigilia di un voto al Congresso americano.

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