Italia in Europa: una fotografia da brivido
Da più fonti europee ci sono arrivate nei giorni scorsi informazioni che convergono nel disegnare un’Europa caratterizzata da grandi differenze e un’Italia che arranca in affanno nelle classifiche dei 27 Paesi dell’Unione Europea.
Vertice sulla cooperazione Nord-Sud del Mediterraneo
Su iniziativa del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz si è tenuto a Marsiglia il 7 aprile scorso il primo Vertice dei Parlamenti dei Paesi parte dell’Unione per il Mediterraneo (UPM). Un’iniziativa volta a rilanciare il dialogo e la cooperazione fra i 44 Paesi aderenti all’Unione, nata a Parigi nel 2008 e rimasta per lungo tempo senza un concreto seguito politico.
Informazione italiana distratta da Grillo?
Come spiegarsi che, dopo un primo lampo registrato da alcune poche testate, l’uragano che potrebbe scatenarsi dopo la pubblicazione della densissima rete di paradisi fiscali, rivelata da un consorzio mondiale di giornalisti, la nostra stampa abbia rapidamente dimenticato l’argomento? E, in particolare, perché sono stati così discreti i nostri giornali economici o quelli più vicini alla nostra cosiddetta “borghesia imprenditoriale”?
Salvataggi costosi
Non sono finite le operazioni di salvataggio per le banche europee: quelle in corso si rivelano difficili e costose, altre che si annunciano potrebbero mettere sotto pressione l’euro e, con esso, la stessa Unione Europea.
Ma è mai possibile che nell’Unione Europea….
Ridotta così, l’UE rischia di servire a poco. Ma così non è sempre stato e così può non essere se l’UE riscopre la sua vocazione originaria, quella che la ispirò nell’ultimo dopoguerra, e se si riprogetta nel mondo nuovo nel quale siamo entrati da tempo, senza che la sua miope classe dirigente sembri essersene accorta.
Obama e le linee rosse che attraversano il Medio Oriente
Si è conclusa la visita di Barack Obama in Israele e Palestina, lasciando dietro di sé una certezza e molti interrogativi.
Le due Germanie
Il rischio del crack bancario di Cipro ha riportato sotto la luce dei riflettori il ruolo della Germania, della sua centralità nello scacchiere europeo, dell’eurozona in particolare.
Israele, il nuovo Governo e la Palestina
Benjamin Netanyahu è finalmente riuscito a comporre il nuovo Governo dopo le elezioni dello scorso 22 gennaio. Per la prima volta senza partiti religiosi,...
Ancorare una nuova Italia a una nuova Europa
È di pochi giorni fa la conclusione dell’ennesimo inconcludente Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo europeo. Noto come il “Consiglio di primavera”, dedicato ai temi dell’economia e dell’occupazione, non ha mantenuto nessuna delle sue promesse.
L’UE: fra allargamento e timori per la libera circolazione
Si avvicina a grandi passi il 1° luglio, data in cui la Croazia dovrebbe entrare ufficialmente a far parte dell’Unione Europea, diventando così il 28mo Stato membro. Un allargamento che, pur avvenendo nel corso di una crisi economica e sociale che non accenna a finire, apre concretamente le porte al secondo Paese dei Balcani, ancora in guerra solo vent’anni fa. Al suo ingresso tuttavia mancano ancora le ratifiche parlamentari del Trattato di adesione di tre importanti Paesi: Slovenia, Danimarca e Germania, senza le quali l’adesione della Croazia sarebbe, nel migliore dei casi, rimandata.
ITALIAEUROPA: più che mai in una parola sola
Quando nel corso dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia in molti ci impegnammo a riscoprire la storia e i valori fondanti del nostro Paese e valutare lo stato di salute della nostra coesione nazionale, qualcuno di noi pensò che fosse interessante provare a saldare quell’anniversario con uno più recente, quello dei 60 anni dell’avventura comunitaria europea, avviata nel 1951 con la creazione della “Comunità europea del carbone e dell’acciaio” (CECA).
Donne nel tunnel della crisi europea
Senza troppo rischiare, lo aveva pronosticato nei giorni scorsi il principale quotidiano economico italiano con un titolo su cinque colonne: “C’è poco da festeggiare”...
Promemoria italiano per l’Europa
All’indomani delle nostre elezioni sono giunti molti messaggi all’Italia dall’Europa: alcuni in forma di promemoria per impegni da onorare, altri di commenti diplomatici ai limiti dell’ipocrisia, altri intrisi di ironia fino alle insolenze del rozzo leader socialdemocratico tedesco al quale ha risposto per le rime il Presidente Napolitano.
Promemoria europeo per un programma di Governo italiano
Abituati come siamo a guardarci l’ombelico, dimenticando che viviamo in un mondo molto più grande del nostro “amato stivale”, è possibile che ci sia sfuggito quanto accadeva in Europa durante la tumultuosa campagna elettorale scorsa.
L’apprensione dell’Europa per il voto italiano
Adesso che il popolo sovrano italiano si è espresso, partecipando o meno alla consultazione elettorale, non è senza interesse rileggere gli atteggiamenti dei responsabili politici degli altri Paesi verso l’Italia, manifestati prima del voto, in attesa dei giudizi che seguiranno.
Democrazia in pericolo in Italia e in Europa?
Si vanno moltiplicando in questi ultimi tempi le grida di allarme sul futuro della democrazia in molte regioni del mondo, Europa e Italia comprese.
Tunisia nella tormenta
Sono trascorsi due anni dall’inizio delle Primavere arabe e le transizioni verso nuovi traguardi politici si rivelano difficili e, sotto certi aspetti, inquietanti. Segnali in questo senso provengono in questi giorni dalla Tunisia, il Paese che per primo è sceso in piazza per rivendicare un futuro politico, economico e sociale diverso da quello che il regime di Ben Ali lasciava, senza dubbi, presagire.
La montagna della crisi e il topolino del bilancio UE
A Bruxelles, il negoziato sul “Quadro finanziario UE 2014-2020” è andato come si temeva alla vigilia, forse anche un po’ peggio.
Se il buongiorno si vede dal mattino, risulta già chiara la posizione del Parlamento europeo espressa a negoziato concluso dalla maggioranza dei gruppi politici, secondo i quali l’accordo di Bruxelles è inadeguato per affrontare la crisi e per lo sviluppo futuro dell’UE. È anche il giudizio praticamente unanime di gran parte di osservatori ed esperti di politiche europee.
A Bruxelles si riprova con il bilancio UE 2014-2020
Il negoziato sul “Quadro finanziario 2014-2020” – il futuro bilancio dell’UE – era stato sospeso nel Consiglio europeo del novembre scorso. Le posizioni dei Paesi erano troppo distanti per chiudere e i Capi di Stato e di governo si erano lasciati nella speranza che l’anno nuovo avrebbe portato qualche schiarita. Purtroppo non è andato così.
Riformare il diritto alla privacy per rafforzare il mercato unico europeo
La creazione ed il rafforzamento del mercato unico europeo rappresenta uno degli aspetti centrali del progetto di integrazione europea: negli ultimi due decenni, la Commissione ha focalizzato la propria attenzione sui servizi ed il terziario. Il rapido sviluppo del settore, richiede un’ulteriore riflessione sulla capacità dell’attuale legislazione a tutelare i consumatori europei e a stimolare investimenti da parte delle aziende.