Hollande-Bonino: quale progetto di Europa?
Le dichiarazioni di François Hollande della settimana scorsa e quelle, qualche giorno dopo, del nostro ministro degli esteri, Emma Bonino, in un’intervista al Corriere della sera del 19 maggio, sono state oggetto di molti commenti: a livello francese e internazionale quelle di Hollande e, quasi soltanto in Italia, quelle della Bonino.
Barlumi di speranza nel tunnel della crisi europea
Non è facile, di questi tempi, rintracciare barlumi di luce nella notte che attraversa l’Unione Europea, oppressa dalla crisi e frenata da Stati membri alle prese con elettorati ripiegati sullo spazio nazionale e sui loro interessi immediati.
La festa triste dell’Europa
La settimana scorsa era in programma, come ogni anno, la festa dell’Europa: il 9 maggio di sessantatre anni fa, cinque anni appena dopo la fine della seconda guerra mondiale, la “Dichiarazione Schuman” dava avvio al processo di integrazione europea. In questa Europa ferita dalla crisi e dal ritorno di vecchi nazionalismi, quando non di movimenti xenofobi, non stupisce il mancato clima di festa nei giorni scorsi, come non sorprendono le reazioni verso l’UE dei cittadini europei.
9 maggio: l’Europa non fa festa
Questa Europa in crisi è un po’ come la stagione che viviamo: viene da un lungo inverno e non si intravvede una primavera degna di questo nome. Difficile, in queste condizioni, fare festa per l’Europa, proprio quando in tanti sembrano intenzionati a “farle la festa”. Doveroso però continuare a lavorare perché l’Unione Europea ritrovi slancio e riconquisti la fiducia dei suoi cittadini
Il rispetto dei patti nell’Unione Europea
Quanto più cresce la litigiosità e l’intensità dei contenziosi tanto più si invocano i “patti” e i loro rispetto. Non accade solo nell’Italia alle...
Un governo per l’Italia e per l’Europa
Ci sono voluti due mesi dopo le elezioni, una selva di veti incrociati, gli insulti di chi pretendeva di essere la novità assoluta senza vedere quanto il nuovo Parlamento fosse ringiovanito e rafforzato da una forte presenza femminile, ma alla fine un nuovo governo ha preso forma, molto più giovane e con molte più donne che non in passato.
Rielezione di Napolitano: sollievo e interrogativi nell’UE
La rielezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica ha colto di sorpresa un po’ tutti, non solo in Italia ma anche in Europa e nel resto del mondo.
Serbia e Kosovo, un primo passo verso il dialogo
Dopo mesi di difficili negoziati a Bruxelles e dopo quattordici anni dalla fine della guerra, Serbia e Kosovo hanno siglato il 19 aprile un accordo di principio per la normalizzazione delle loro relazioni. Giudicato un evento storico, l’accordo fra Pristina e Belgrado segna infatti una tappa importante per i due Paesi sia per quanto riguarda le possibilità di dialogo futuro, sia per quanto riguarda il loro percorso verso l’Unione Europea.
Italia in Europa: una fotografia da brivido
Da più fonti europee ci sono arrivate nei giorni scorsi informazioni che convergono nel disegnare un’Europa caratterizzata da grandi differenze e un’Italia che arranca in affanno nelle classifiche dei 27 Paesi dell’Unione Europea.
Vertice sulla cooperazione Nord-Sud del Mediterraneo
Su iniziativa del Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz si è tenuto a Marsiglia il 7 aprile scorso il primo Vertice dei Parlamenti dei Paesi parte dell’Unione per il Mediterraneo (UPM). Un’iniziativa volta a rilanciare il dialogo e la cooperazione fra i 44 Paesi aderenti all’Unione, nata a Parigi nel 2008 e rimasta per lungo tempo senza un concreto seguito politico.
Informazione italiana distratta da Grillo?
Come spiegarsi che, dopo un primo lampo registrato da alcune poche testate, l’uragano che potrebbe scatenarsi dopo la pubblicazione della densissima rete di paradisi fiscali, rivelata da un consorzio mondiale di giornalisti, la nostra stampa abbia rapidamente dimenticato l’argomento? E, in particolare, perché sono stati così discreti i nostri giornali economici o quelli più vicini alla nostra cosiddetta “borghesia imprenditoriale”?
Salvataggi costosi
Non sono finite le operazioni di salvataggio per le banche europee: quelle in corso si rivelano difficili e costose, altre che si annunciano potrebbero mettere sotto pressione l’euro e, con esso, la stessa Unione Europea.
Ma è mai possibile che nell’Unione Europea….
Ridotta così, l’UE rischia di servire a poco. Ma così non è sempre stato e così può non essere se l’UE riscopre la sua vocazione originaria, quella che la ispirò nell’ultimo dopoguerra, e se si riprogetta nel mondo nuovo nel quale siamo entrati da tempo, senza che la sua miope classe dirigente sembri essersene accorta.
Obama e le linee rosse che attraversano il Medio Oriente
Si è conclusa la visita di Barack Obama in Israele e Palestina, lasciando dietro di sé una certezza e molti interrogativi.
Le due Germanie
Il rischio del crack bancario di Cipro ha riportato sotto la luce dei riflettori il ruolo della Germania, della sua centralità nello scacchiere europeo, dell’eurozona in particolare.
Israele, il nuovo Governo e la Palestina
Benjamin Netanyahu è finalmente riuscito a comporre il nuovo Governo dopo le elezioni dello scorso 22 gennaio. Per la prima volta senza partiti religiosi,...
Ancorare una nuova Italia a una nuova Europa
È di pochi giorni fa la conclusione dell’ennesimo inconcludente Consiglio europeo dei Capi di Stato e di governo europeo. Noto come il “Consiglio di primavera”, dedicato ai temi dell’economia e dell’occupazione, non ha mantenuto nessuna delle sue promesse.
L’UE: fra allargamento e timori per la libera circolazione
Si avvicina a grandi passi il 1° luglio, data in cui la Croazia dovrebbe entrare ufficialmente a far parte dell’Unione Europea, diventando così il 28mo Stato membro. Un allargamento che, pur avvenendo nel corso di una crisi economica e sociale che non accenna a finire, apre concretamente le porte al secondo Paese dei Balcani, ancora in guerra solo vent’anni fa. Al suo ingresso tuttavia mancano ancora le ratifiche parlamentari del Trattato di adesione di tre importanti Paesi: Slovenia, Danimarca e Germania, senza le quali l’adesione della Croazia sarebbe, nel migliore dei casi, rimandata.
ITALIAEUROPA: più che mai in una parola sola
Quando nel corso dell’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia in molti ci impegnammo a riscoprire la storia e i valori fondanti del nostro Paese e valutare lo stato di salute della nostra coesione nazionale, qualcuno di noi pensò che fosse interessante provare a saldare quell’anniversario con uno più recente, quello dei 60 anni dell’avventura comunitaria europea, avviata nel 1951 con la creazione della “Comunità europea del carbone e dell’acciaio” (CECA).
Donne nel tunnel della crisi europea
Senza troppo rischiare, lo aveva pronosticato nei giorni scorsi il principale quotidiano economico italiano con un titolo su cinque colonne: “C’è poco da festeggiare”...