Europei tra pessimismo e speranza
Euroscettici o eurofiduciosi i cittadini europei? Probabilmente, presi nel loro insieme, né l’uno né l’altro: come spesso accade, specie in periodo di crisi e di transizione, il pendolo oscilla da Paese a Paese, da problema a problema, da Istituzione a Istituzione.
A pochi mesi dalle elezioni europee del maggio prossimo, s’infittiscono i sondaggi sugli atteggiamenti dei cittadini europei e arrivano segnali non privi di interesse.
L’Europa ama la letteratura
La commissaria europea responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, Androulla Vassilou, ha proclamato lo scorso 26 settembre i vincitori del Premio dell’Unione Europea per la letteratura. Ogni anno, la Commissione Europea investe 3 milioni di euro in traduzioni letterarie e più di 2,4 milioni di euro in progetti di cooperazione che coinvolgono il settore dell'editoria. I libri sono il secondo bene culturale più esportato dall'UE..
Il Premio Sacharov del PE a Malala Yusafzai
Già candidata al Premio Nobel per la pace, Malala è stata l’incontestata vincitrice del Premio Sacharov 2013 del Parlamento europeo. Malala non è diventata soltanto un simbolo per la difesa dei diritti fondamentali, ma anche una voce per quella parte di Pakistan che, molto discretamente, si oppone alla deriva talebana e fondamentalista e spera nella democrazia.
Turchia: la democrazia di Erdogan
Si sono apparentemente calmate le proteste che hanno scosso, come una vampata, la Turchia durante lo scorso mese di giugno. Partite da Istanbul in risposta ad un ennesimo piano edilizio che avrebbe sacrificato l’emblematico Gezi Park, le proteste si erano estese ad altre città, come Ankara o Izmir. Segno di una società in movimento, alla ricerca di un complesso equilibrio fra democrazia, islamismo, rispetto delle minoranze etnico-religiose e, da un punto di vista geopolitico, fra Oriente ed Occidente.
Fiscal Compact: le regole e i rischi
Il Fiscal compact, la cui denominazione ufficiale è “Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria” ma che i media italiani e internazionali identificano anche come Fiscal Pact, è un Accordo intergovernativo (non un “Trattato comunitario”) adottato nel marzo del 2012.
Se naufraga il diritto in Italia e in Europa
L’ennesima, immane tragedia, non lontano dalle coste di Lampedusa, è stata ancora una volta l’occasione per denunciare un dramma umano senza fine e, da parte di alcuni, di dare la stura a polemiche di bassa lega e di nessuna utilità. (Aggiornato il 10 ottobre)
L’Europa di fronte alla “commedia all’italiana”
Le turbolenze che stanno investendo la politica italiana, al punto da fare temere una crisi istituzionale, in aggiunta a quella finanziaria, economica e sociale in corso, minacciano seriamente la nostra convivenza civile, se non addirittura la nostra vita democratica e inquietano non soltanto il nostro Paese, ma anche molti nell’Unione Europea.
Iran e Siria all’ONU
Dopo le parole di apertura e di dialogo con l’Occidente pronunciate dal nuovo Presidente iraniano Hassan Rohani e la liberazione di difensori dei diritti umani a Teheran, grande era l’attesa per il discorso e per i possibili incontri che lo stesso Presidente avrebbe tenuto e avuto all’Assemblea Generale dell’ONU, conclusasi la settimana scorsa.
Donne del Mediterraneo incontrano il CESE
Lo scorso 18 settembre, la sessione plenaria del Comitato Economico e Sociale Europeo è stata protagonista di un dibattito con rappresentanti di Paesi dell’area Mediterranea quali Tunisia, Libano e Siria per discutere della situazione economica e sociale delle donne nella regione Euro-Mediterranea.
L’Europa della Merkel e la nostra
Dopo essere stata ferma per lunghi mesi a guardare, nell’attesa del voto tedesco, l’Europa deve adesso decidere che fare. Sono venuti meno gli alibi e le prudenze per non “disturbare il manovratore” e adesso che è chiaro chi è il manovratore in Germania, dopo esserlo stato nell’Unione Europea, è venuto il tempo – sempre che non sia troppo tardi – di provare a dire quale dev’essere l’UE che vogliamo, la Cancelliera Merkel e noi.
Toni di distensione dall’Iran
Il nuovo Presidente dell’Iran eletto nel giugno scorso, Hassan Rohani, usa decisamente toni diversi da quelli a cui ci aveva abituato il suo predecessore...
Tra Siria e Iraq
Il Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki Moon ha presentato il 16 settembre al Consiglio di Sicurezza il rapporto degli esperti sull’utilizzo di armi chimiche in Siria, confermando che nella tragedia consumatasi il 21 agosto alla periferia di Damasco vi sono ormai prove inconfutabili dell’uso di missili terra-terra contenenti gas sarin.
I riflettori dell’Europa sull’Italia
Nel corso di un difficile confronto a Vilnius, la settimana scorsa, il ministro Saccomanni ha provato a rassicurare i suoi colleghi. L’ha fatto come uno che sente di essere seduto sul banco degli imputati, guardato dall’Europa come il rappresentante di un’Italia recidiva che, appena uscita dalla procedura per deficit eccessivo, rischia già di ritornarci.
Spiragli di pace sulla Siria
I venti di guerra e di un intervento militare da parte degli Stati Uniti in Siria sembrano attenuarsi dopo la proposta della Russia, accolta ora anche da Bachar al Assad, di consegnare alla sorveglianza internazionale l’arsenale di armi chimiche siriano e la sua distruzione. Una proposta giunta quasi in extremis e alla vigilia di un voto al Congresso americano.
Guerra e pace nella Russia di Putin
Il vertice del G20, che riuniva a San Pietroburgo i potenti di questa terra ha ancora una volta rivelato tutta la sua impotenza a trovare una risposta condivisa ai molti e gravi problemi di questo nostro mondo globalizzato, dilaniato da opposte sovranità nazionali, incapaci di abbozzare qualcosa che assomigli ad un governo mondiale.
La linea rossa della pace
I toni di guerra e di un imminente intervento militare in Siria che hanno echeggiato negli ultimi giorni si stanno affievolendo di fronte alle richieste, da parte dei principali leader coinvolti, di approvazioni parlamentari e ad una crescente esigenza di riflessione su alternative che conducano alla pace attraverso nuove iniziative politiche e diplomatiche.
Germania, è tempo di migrare
Presto i cittadini tedeschi saranno chiamati al voto. Una scadenza diventata un’ossessione per molti europei, che dall’esito di quel voto aspettano di conoscere anche il futuro destino dell’Europa e, in particolare, dei suoi Paesi periferici. Verrà allora il tempo di rimettersi in movimento e, per pastori e greggi, di migrare.
Venti di guerra sulla Siria
Dopo il sospetto utilizzo di armi chimiche da parte del regime di Bachar al Assad, sono state definitivamente superate tutte le linee rosse oltre le quali la comunità internazionale non può più concedersi il lungo e tragico ritornello dell’indignazione. Gli Stati Uniti, appoggiati da una coalizione di altri Paesi, stanno pensando e preparando una risposta militare a questo massacro siriano che dura ormai da più di due anni e mezzo, in cui si contano a migliaia le vittime, a centinaia di migliaia i profughi nei Paesi vicini, Turchia e Giordania.
L’Egitto nella morsa della violenza
La destituzione del Presidente Mohamed Morsi il 3 luglio scorso da parte dell’esercito ha portato a vive manifestazioni di protesta da parte della Fratellanza musulmana e dei suoi sostenitori nonché a una conseguente violenta repressione che ha lasciato sul terreno, in pochi giorni, centinaia di vittime.
Ancora sangue sulle Primavere arabe
In Egitto é stato un fine settimana che si è concluso in un bagno di sangue, che ha fatto più di 70 vittime e un numero elevatissimo di feriti. All'Egitto, in questo grave momento, sta guardando in particolare la Tunisia, scossa anch'essa, il 25 luglio scorso, dal secondo assassinio di un oppositore politico, Mohamed Brahmi.