Unione Europea 2013: un bilancio modesto

Molti i problemi sul tavolo dell’Unione Europea nel 2013, poche le soluzioni, molte quelle rinviate. Già questo dà la misura di un bilancio modesto, quando non negativo.

Auguri a Italiaeuropa

Di questi tempi, fare gli auguri all'Italia e all'Europa sa più di compassionevole conforto che di convinta fiducia.

Kiev, tra Mosca e Bruxelles

Si intensificano in Ucraina le manifestazioni a favore di un ravvicinamento del Paese all’Unione Europea, dopo che il Governo di Kiev ha deciso, a fine novembre e all’ultimo momento, di non sottoscrivere l’Accordo di Associazione previsto nel quadro del Partenariato orientale.

Elezioni europee in vista

Mancano cinque mesi alle prossime elezioni europee e i toni si alzano. Alcuni per imprecare contro l’Europa, altri per difenderne le ragioni. È la democrazia, bellezza. Una democrazia che sarebbe ancora più bella se le opinioni diverse si manifestassero civilmente.

Alzare lo sguardo al mondo

Complice il protrarsi della crisi col suo pesante impatto sulla nostra vita quotidiana e la palude politica in cui sembra affondare l’Italia, rischiano di sparire dall’informazione – e già c’erano poco prima – i temi delle diseguaglianze nel mondo e quelli delle politiche di cooperazione internazionale.

Addio a Nelson Mandela

Si è spento e se ne è andato Nelson Mandela, un gigante della storia e dei nostri tempi, che ci ha insegnato e dimostrato...

Quel gambero dell’Europa

Non è vero che l’Unione Europea è ferma. L’UE si muove, eccome, magari all’indietro ma si muove. Qualche volta, più raramente in questi ultimi tempi, fa anche qualche passo avanti, come dicono faccia il gambero.

La Russia che avanza

Si è arenato a Vilnius il progetto dell’Unione Europea, iniziato nel 2009, di costruire, alle sue frontiere orientali, un Partenariato con le ex Repubbliche sovietiche che comprendesse l’Ucraina, la Moldavia, la Georgia, l’Armenia, l’Azerbaijan e, in una certa misura anche la Bielorussia.

Quando con l’Iran vince la diplomazia

L‘accordo intervenuto a Ginevra il 24 novembre tra l’Iran e il Gruppo dei “5+1” (i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU – Cina, Stati Uniti, Russia, Francia e Gran Bretagna – e la Germania) è stato salutato, soprattutto nel campo occidentale, come una grande vittoria della diplomazia e come un primo importante passo per il futuro dei negoziati.

Un nuovo asse Roma-Parigi?

I Vertici in Europa si susseguono e almeno in una cosa si rassomigliano: nella generosità delle Dichiarazioni finali e nell’ottimismo delle conferenze stampa dei loro protagonisti. Così è stato anche per il Vertice italo-francese di mercoledì scorso.

Istruzione, formazione e sport: i pilastri di Erasmus+

Nella seduta plenaria del 19 novembre 2013, il Parlamento europeo ha discusso e adottato il programma Erasmus+, il nuovo programma europeo nell’ambito dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport per il periodo 2014-2020.

Prove di unione e disunione nell’UE

Stanno capitando molte cose nell’Unione Europea. Movimenti di protesta spuntano un po’ ovunque, rivolte contro le politiche di austerità, come nel caso della Francia e dell’Italia. Cresce anche oltre Atlantico l’irritazione – e forse qualcosa di più – verso l’ostinazione tedesca a perseguire i propri immediati interessi, approfittando della crisi e incrementando – ovviamente in proprio favore – gli squilibri della bilancia commerciale.

Eravamo il Paese della Cultura

Mette tristezza leggere le classifiche, sfornate quasi quotidianamente, sul posizionamento dell’Italia in Europa: preoccupanti quelle sulla nostra situazione finanziaria ed economica, drammatiche quelle sulla disoccupazione, mortificanti quelle sullo stato della nostra istruzione e ricerca scientifica e inquietanti quelle sulla corruzione.

Guerra in Mali e guerra all’informazione

È improvvisamente tornata sotto i riflettori una guerra che sembrava finita e  dimenticata. La barbara uccisione di due giornalisti francesi, Ghislaine Dupont e Claude Verlon, avvenuta a Kidal, nel Nord del Mali, il 2 Novembre scorso, ci ha ricordato che in quella regione la guerra non è soltanto tuttora in corso, ma, con quell'assassinio, è entrata probabilmente in una nuova e più complessa fase.

Il CESE e le risposte alla crisi sociale

Al giorno d'oggi 84 milioni di europei vivono sotto la soglia di povertà e 26 milioni di persone non hanno lavoro. La crisi economica e finanziaria si è trasformata anche in una crisi sociale e democratica in cui la fiducia riposta nell'Unione Europea rappresenta il 31%. La domanda è: l'Europa è pronta a dare una risposta alle preoccupazioni e alle aspettative dei propri cittadini?

Il populismo che minaccia l’Europa e la democrazia

Anche in questa stagione di democrazia rappresentativa calante gli appuntamenti elettorali qualche effetto lo producono. A poco più di sei mesi dalle prossime elezioni europee si moltiplicano gli allarmi, se non le paure, per l’esito di quel voto, minacciato da un’ondata di euroscetticismo, di nazionalismo e di xenofobia.

Nuove prospettive di negoziato con la Turchia

Con la presentazione dei rapporti della Commissione europea, lo scorso 16 ottobre, sui Paesi candidati all’adesione e il conseguente accordo in seno al Consiglio dei Ministri, si sono riaccese, dopo tre anni di silenzio, le prospettive di negoziato con la Turchia.

Salgono le tensioni tra gli USA e l’Unione Europea

Doveva essere un tranquillo Consiglio europeo quello dei Capi di Stato e di governo la settimana scorsa a Bruxelles. Tutti pronti a complimentarsi con Angela Merkel per il suo straordinario successo alle elezioni tedesche di settembre, ma il ciclone per lo scandalo delle intercettazioni telefoniche dell’americana “National Security Agency” (NSA) ai danni degli alleati, quelli europei in particolare, si è abbattuto sul Consiglio europeo.

Prospettive d’adesione all’UE per i Paesi dei Balcani

La Commissione europea ha presentato il 17 ottobre scorso le relazioni annuali sui futuri allargamenti dell’Unione Europea e le Strategie di negoziato per il 2014. Analizzando l’evoluzione politica ed economica di ciascun Paese, la Commissione raccomanda, in particolare per quanto riguarda i Paesi dei Balcani, di concedere all’Albania lo statuto di Paese candidato all’adesione e ripropone di avviare i negoziati con l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia.

La legge di stabilità nella tenaglia dell’Europa

Molti commenti hanno accolto la legge di stabilità deliberata dal governo italiano. Le critiche, anche severe, hanno di gran lunga superato i consensi e rivelato ancora una volta quanto sia difficile trovare un equilibrio tra prudenza e coraggio, tra il risanamento finanziario e gli stimoli alla crescita, tra il ricorso alla leva fiscale e il taglio della spesa pubblica, tra le attese dei sindacati e quelle degli imprenditori e via elencando.

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