Campagna elettorale e populismi
Le campagne elettorali dovrebbero essere un momento alto della vita democratica, l’occasione nella quale al cittadino vengono fornite analisi della situazione, proposte di intervento, obiettivi di lungo periodo. Al cittadino - elettore il compito di farne una valutazione, confrontarla con le proprie opzioni sociali e politiche e tradurre nel voto la sua scelta, affidandone l’esecuzione al partito e alle persone in cui ripone fiducia.
Ucraina: sarà possibile evitare la guerra?
La tensione sale sempre più in Ucraina e alle sue frontiere orientali. Le speranze riposte nella Conferenza di Ginevra tenutasi il 17 aprile scorso, tra USA, Russia, Unione Europea e Ucraina e il relativo accordo raggiunto, sembrano, giorno dopo giorno, svanire in un crescendo di mutue accuse, di ragioni e responsabilità attribuite a torto o a ragione e che hanno solo come effetto di ridurre gli spazi della diplomazia e del dialogo e di aprire la strada alla possibilità dell’uso delle armi.
Alzare lo sguardo al mondo
A forza di guardare dove si mette il piede nel breve cammino della nostra vita, rischiamo di finire su strade sbagliate o su sentieri che non portano lontano: può capitare a ciascuno di noi, come a chi ha responsabilità della cosa pubblica, a livello locale e nazionale in particolare.
Venti di guerra ad Est
La situazione in Ucraina non accenna a calmarsi e gli spazi lasciati alla diplomazia e al dialogo sembrano molto esigui. All’est del Paese tuonano toni minacciosi, richieste di secessione e di adesione alla Russia, accuse di fascismo al nuovo Governo provvisorio ucraino. Dopo l’annessione della Crimea è infatti in corso, così almeno appare, un processo di disintegrazione dell’Ucraina, portando al massimo il rischio di una guerra civile dagli effetti devastanti sul piano interno e con imprevedibili ricadute sul piano geopolitico e sui rapporti tra Russia e Occidente.
Il ritorno in Europa dei vecchi fantasmi
Molte cose stanno cambiando in questa nostra vecchia Europa che resta vecchia non solo per l'età crescente della sua popolazione, ma anche per le sue mai spente tentazioni nazionaliste, rimodellate da disegnare una nuova carta politica dell'Europa, complice la crisi e l'inadeguatezza della sua classe politica.
Sempre più in salita il processo di pace fra Israele e Palestina
Questi ultimi mesi, in cui l’attenzione della comunità internazionale era completamente rivolta agli avvenimenti in Ucraina e Crimea, hanno segnato ancora una volta la difficoltà di riavviare negoziati di pace fra Israele e Palestina.
Vigilia di elezioni europee
Accadono cose importanti in Europa in questa vigilia di elezioni europee. Lasciatasi alle spalle, almeno provvisoriamente, la paura per la crisi Ucraina, l’Europa ha qualche fremito che sembra annunciare un timido risveglio dopo anni di coma politico ed economico.
Turchia al voto
Dopo la Francia, questo 30 marzo è stata anche giornata di elezioni municipali in Turchia. Se i risultati francesi hanno destato preoccupazione per la consistente vittoria del centro destra e dell’estrema destra e la debole partecipazione al voto, i risultati in Turchia hanno, dal canto loro, sorpreso per l’indiscussa riconferma del Partito Akp (Partito per la Giustizia e lo Sviluppo) del Premier Recep Tayyip Erdogan e per affluenza alle urne. Una vittoria che sfiora il 50% dei voti.
Dalla Francia un avvertimento all’Europa
È finita com'era prevedibile che finisse. La seconda tornata delle elezioni amministrative francesi ha castigato severamente François Hollande e il partito socialista, ha dato una forte spinta ai partiti di centro e portato alla ribalta i nazionalisti anti europei di Marine Le Pen. Ha perso terreno anche la democrazia con un'impennata dell'astensionismo, già forte al primo turno e aggravatosi con il ballottaggio di domenica.
Tensioni alle frontiere dell’Europa
Mai come ora le tensioni e l’instabilità alle frontiere dell’Europa, ad est e a sud, sono state così forti da vent'anni a questa parte. I riflettori si sono particolarmente accesi in questi ultimi mesi sulla situazione in Ucraina, riportando alla luce venti di guerra fredda fra la Russia e l’Occidente.
A Bruxelles un Consiglio europeo di svolta?
Di questi tempi si fa tanto parlare di svolta: in Italia sono in molti a sperare che sia finalmente la volta buona, in Europa sono in molti ad aspettarla sui quadranti dell’economia e a temerla su quelli della politica alla vigilia delle imminenti elezioni europee.
Crimea addio
Il referendum del 16 marzo scorso, organizzato a grande velocità dopo che il Parlamento della Crimea aveva già preso la decisione di un’annessione alla Russia, ha confermato la volontà e il desiderio della popolazione di staccarsi dall'Ucraina e di ritornare, dopo 60 anni esatti, con Mosca e sotto la protezione di Putin. Un referendum giudicato illegale dalla comunità internazionale, in particolare da Stati Uniti e Unione Europea, ma giudicato legittimo dalla Russia che, a sua volta giudica illegale il nuovo Governo di Kiev, nato sulla destituzione del Presidente Yanukovich.
La corsa in salita dell’esordiente Renzi in Europa
C'era una volta il "Tour dell'Avvenire". Era stato inventato in Francia come traino al Tour vero, quello dei campioni già affermati, magari grazie al doping, e aveva l'obiettivo di portare alla ribalta i giovani talenti delle due ruote.
Andrebbe reinventato in questa settimana per il giovane Renzi, alle prese con il suo primo impegnativo Tour europeo da neo-presidente del Consiglio italiano.
Per non dimenticare la Siria
È iniziato esattamente tre anni fa, sulla scia delle Primavere arabe. Da allora, il conflitto in Siria è diventato una delle più grandi tragedie umane di questo inizio secolo, scivolato in una specie di impasse politica, diplomatica e militare sotto gli occhi ormai rassegnati della comunità internazionale.
Orizzonte elezioni europee (1)
Siamo a poco più di due mesi dalle elezioni europee e le forze politiche si stanno mettendo faticosamente in moto in vista di un appuntamento importante.
Le guerre di Putin
Sono giorni di alta tensione in Ucraina dopo che la destituzione del Presidente Janukovich ha consegnato le redini del potere ad un Governo di transizione nato dalle proteste di Piazza Maidan. Proteste nate quattro mesi fa dal mancato accordo fra Ucraina e Unione Europea nell’ambito di un Partenariato orientale e sfociate poi in aperta opposizione ad un Governo e ad un Presidente simboli di corruzione e di gestione opaca del potere.
Unione Europea previsioni d’inverno
A Bruxelles le chiamano previsioni d’inverno: sono quelle che raccontano quanto aspetta l’economia europea nell’anno appena iniziato. Per qualcuno nell’UE si cominciano a sentire le prime brezze di primavera, per l’Italia non ancora. È la conferma di un’Europa a più velocità che conosciamo ormai da tempo, ma che qualcuno si ostina a non vedere, condannandosi a non capire le prospettive future dell’UE e dei suoi Paesi membri.
Il Governo Renzi e l’Europa
Ero a Bruxelles nei giorni della formazione e del giuramento del governo Renzi. Mentre in Italia quelli che ancora si appassionano alle infinite e tortuose vicende politiche della penisola commentavano quanto stava avvenendo, a Bruxelles l’argomento non sembrava interessare granché. Non che i riflettori delle diplomazie e delle Istituzioni europee non fossero accesi, ma sicuramente erano molto più puntati sugli sconvolgimenti politici in Ucraina che non sui giochi di palazzo in Italia.
Ucraina, Russia ed Unione Europea ad un bivio
Si è precipitosamente e provvisoriamente conclusa in Ucraina un’ondata di proteste e di manifestazioni iniziate circa tre mesi fa con il rifiuto del Presidente Janukovic di sottoscrivere gli accordi di associazione con l’Unione Europea nell'ambito del Partenariato Orientale.
La collera della Bosnia
Tuzla, Mostar, Sarajevo sono città, nel cuore dei Balcani, i cui nomi sono legati al filo della storia e della memoria, un filo che ha percorso il Novecento. Gli accordi di Dayton del 1995 avevano messo fine a più di tre anni di guerra e violenze dopo la disgregazione dell’ex Jugoslavia e gettato le basi per la ricostruzione di una Bosnia unitaria e multietnica.