Trump e la diplomazia dell’insulto

In visita di Stato nel Regno Unito per tre giorni e in attesa di partecipare alle commemorazioni del 75mo anniversario dello sbarco in Normandia,...

L’Europa esiste e resiste

A una settimana dalle elezioni è diventata più chiara, ma anche nuova e più complessa, la geografia politica dell’Unione Europea. Il balzo in avanti della...

Dall’Europa un invito a ripartire

Dal voto europeo sono venute buone notizie per questo continente alla ricerca del suo futuro.È stata una buona notizia il balzo di partecipazione, in...

Ai confini orientali dell’Europa: i negoziati d’adesione di Albania e Macedonia del Nord

A pochi giorni dalle elezioni europee e vicina allo scadere del proprio mandato, la Commissione europea ha presentato il 28 maggio scorso il rapporto sull'allargamento dell'Unione Europea. Particolarmente attese le raccomandazioni per l'avvio dei negoziati di adesione dell'Albania e della Repubblica della Macedonia del Nord, raccomandazioni rimandate di un anno con molte condizioni. #editoriale

E la battaglia in Europa continua

La battaglia elettorale è appena terminata – in Italia forse appena sospesa – e già si apre un nuovo fronte, come era previsto, anche se con qualche sorpresa. La sorpresa, oltre l’incremento della partecipazione al voto, per qualcuno è stata il mancato successo dei sovranisti, con un bottino attorno a un quarto dei consensi espressi, e la buona tenuta della famiglia politica degli europeisti, non senza qualche importante smottamento al loro interno, riequilibrato dal successo di liberali e Verdi.

Una Nuova stagione nell’Unione Europea

Qualcosa già l’avevano annunciato i sondaggi, qualcosa di più un nuovo fremito avvertito nelle numerose e partecipate mobilitazioni delle ultime settimane e, alla fine,...

Un voto per spingere l’Ue a ripartire

Il 26 maggio il voto è libero ma questa volta, per la particolare stagione che viviamo, è anche obbligatorio. Come obbligatorio è non sbagliarsi nella scelta: orienterà la vita futura di tutti noi, quella dei più giovani in particolare. Se sbagliamo, dovremo aspettare maggio del 2024 per riparare l’errore. Potrebbe essere tardi.

Libia, tra guerra e migranti

Siamo a pochi giorni dalle elezioni europee e l’Europa, con il nostro Paese in prima linea, continua a guardare, in preda a uno stato confusionale, le...

Il 27 maggio l’avventura europea continua…

Il voto del 26 maggio ci aiuterà a capire quale è lo stato di salute dell’Unione Europea, quale l’adesione dei suoi cittadini al progetto di integrazione europea, quali i progressi realizzati, quali le occasioni perse e gli errori fatti in questi quasi settant’anni di vita insieme e quali le strade per ricostruire la casa comune europea.

Il 26 maggio l’Unione Europea al bivio?

“Essere a un bivio” indica una strada che biforca, proseguendo in avanti, in due o più direzioni diverse. Oggi l’Unione Europea, prima di affrontare il bivio, è destinata a scegliere qualcosa di più fondamentale: deve scegliere il suo futuro senso di marcia, se andare avanti o tornare indietro, il bivio verrà dopo.

Nuovi e antichi conflitti oltre il Mediterraneo: sale le tensione Iran-USA

Non si allentano le tensioni che attraversano il Nord Africa e il Medio Oriente, moltiplicando in tal modo focolai di vecchi e nuovi conflitti. Spirano infatti, in questi ultimi giorni, venti inquetanti di guerra provenienti dagli Stati Uniti e diretti sull’Iran, portando la tensione fra i due Paesi alle stelle. Con il sospetto che l’Iran stia preparando attacchi alle forze USA nella regione, Washington ha deciso l’invio in Medio Oriente, e più specificatamente nel Golfo Persico, di due navi da guerra cariche di cacciabombardieri, di veicoli anfibi e di elicotteri, nonché lo spiegamento del sistema di difesa aerea Patriot. #editoriale

Una fredda primavera per l’Italia nell’UE

Non c’è solo il meteo a raffreddare la primavera in Italia. Aria fredda, se non gelida, soffia anche sull’economia italiana: proviene da turbolenze internazionali e dalla crescente incertezza della politica italiana, il tutto segnalato dalle “Previsioni di primavera” appena rese note dalla Commissione europea. #editoriale

L’appello congiunto al voto per le elezioni europee del maggio 2019 firmato dal Presidente...

L'appello congiunto al voto per le elezioni europee del maggio 2019 firmato dal Presidente Mattarella e dai Capi di Stato di altri 20 Paesi dell'Unione Europea.

Un maggio per l’Europa

Maggio è il mese che ci porta da una primavera, spesso turbolenta, a un’estate nella quale raccogliere i frutti di quanto seminato nei mesi più freddi: lo stesso potrà accadere, per l’Unione Europea, nei mesi e anni che verranno se non rinunceremo alla sfida lanciata il 9 maggio 1950 da Robert #Schuman e che allora l’Italia non esitò a raccogliere, consentendo – come ci ricorda l’art. 11 della nostra Costituzione – a limitazioni di sovranità “necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni”. #editoriale

Le tensioni nel mondo fra USA e Russia

Con l’arrivo del Presidente Trump alla Casa Bianca, la politica estera degli Stati Uniti ha subito notevoli cambiamenti. In quel concetto di “America first” prendono posto nuove visioni dei rapporti con il mondo : una tangibile insofferenza per gli accordi internazionali e il multilateralismo, una preferenza per la conclusione di accordi bilaterali, poco spazio alla diplomazia e a sereni rapporti con gli alleati in Europa. #editoriale

Elezioni nell’UE in vista del 26 maggio

Non c’è bisogno di aspettare la notte del 26 maggio per cominciare a capire qualcosa dell’esito delle imminenti elezioni per il Parlamento europeo. Non solo perché da tempo circolano i risultati di sondaggi europei – relativamente convergenti anche se da prendere con cautela – ma soprattutto perché tre elezioni nazionali in questi ultimi due mesi hanno già mandato segnali interessanti.

Campagna elettorale: parole e numeri Ue

Vittima di una stagione di propaganda elettorale permanente, l’Italia entra adesso nella campagna per le elezioni europee e, in essa, il Piemonte anche per quelle regionali. Due consultazioni diverse per gli obiettivi istituzionali, ma che coincidono entrambe nella data del 26 maggio e sono tra loro intrecciate per aspetti importanti. #editoriale

L’incerto futuro dell’Ucraina

Il 21 aprile scorso, al secondo turno delle elezioni presidenziali, gli ucraini non hanno avuto dubbi : con il 73% dei voti, quasi un plebiscito, hanno consegnato la vittoria e le redini del Paese al giovane Volodymyr Zelenskyj. E' stata quindi una pesante sconfitta per l'ex Presidente Petro Poroshenko, una sconfitta che racchiude tutte le delusioni di una popolazione che ha vissuto con gravi difficoltà gli ultimi cinque anni della sua storia.

Notre Dame d’Europe

Sono state spente le fiamme che hanno ferito la cattedrale Notre Dame di Parigi, ma non si spegne in Francia e nel mondo l’emozione e si moltiplicano in proposito riflessioni e polemiche, con l’immancabile corteo delle solite idiozie cui ormai siamo abituati. #editoriale

Libia ancora in guerra

Sono più di otto anni che la #Libia, dopo lo sciagurato intervento militare guidato, in particolare, da Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, vive in uno stato di profonda instabilità politica e in un mosaico di conflitti tribali. E’ divisa fra due Governi, quello di Tobruk ad est del Paese, sostenuto dal Generale Haftar e quello di Unità nazionale, basato a Tripoli e riconosciuto dalla comunità internazionale. #editoriale

Editoriali e commenti

Ultime news

Schede tematiche