Medio Oriente: le guerre oltre la Siria
Mentre si avviano con coraggio alcune iniziative di cittadini volte a non dimenticare l’orrore delle tante guerre che si incrociano in Medio oriente, come...
La tournée estiva di Angela in Europa
Chi avesse creduto che protagonista dell'incontro estivo di Ventotene tra Matteo Renzi, Angela Merkel e François Hollande fosse il Presidente del Consiglio italiano si...
Guerra in Siria e la diplomazia dell’ironia
Purtroppo a ricordare che la guerra in Siria continua violenta ormai da cinque anni a questa parte sono soprattutto le immagini della sofferenza delle popolazioni, come quella del piccolo Omran, scampato ai bombardamenti su Aleppo o quelle di città ormai distrutte, con popolazioni allo stremo e in balia del buon volere di qualcuno in grado di negoziare una tregua o l’apertura di corridoi umanitari.
Le tragedie che segnano il futuro dei bambini
Sono immagini che hanno fatto il giro del mondo, scuotendo, indignando e commuovendo il cuore di tante persone. Omran e Giorgia, due bambini estratti dalle macerie e sopravvissuti l’uno alla furia della guerra in Siria, l’altra a quella della natura ad Amatrice. Forse l’essere sopravvissuti è l’unica cosa che hanno in comune, perché le vite di Omran e Giorgia guardano ora a un futuro di realtà che hanno prospettive ben diverse.
Non c’è pace nemmeno alle frontiere orientali dell’Europa
Un breve viaggio, quest’estate, in Georgia è stato occasione per intuire quanto fermento politico sia in corso alle frontiere orientali dell’Europa, e in particolar...
A Ventotene si riparte da tre
A volte, in politica, simboli e parole possono servire. Fu certamente il caso a Ventotene, dove Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 lavorarono...
In tre sulla stessa barca
L'immagine è suggestiva e obbliga alla metafora: quella di una grande nave da guerra nei dintorni della piccola isola di Ventotene, con a bordo...
Lo Stato di diritto. E il suo rovescio
E’ sempre quando le cose vanno a rovescio che si torna a parlare di Stato di diritto. Come sta accadendo di questi tempi nella Turchia del sultano Erdogan, nella Polonia dell’ultra-conservatore Kaczynski o nella Francia di François Hollande.
Discorso del Presidente Mattarella al Meeting di Rimini
Qui di seguito riportiamo parte dell'intervento del Presidente Mattarella alla cerimonia di inaugurazione di oggi, venerdì 19 agosto 2016, della XXXVII del Meeting per...
Burkini: il tormentone dell’estate
Con tutti i drammi che vive il mondo, e vicino a noi il Medioriente, ci voleva proprio una gran dose di buontempo o di...
La Gran Bretagna cerca di guadagnare tempo con l’UE
C’è un modo sicuro per scoraggiare quanti speravano che Brexit fosse un’occasione per rilanciare l’Unione Europea: cercare di guadagnare tempo per far perdere slancio...
Marcinelle, 60 anni fa
Era l’8 agosto 1956. Alle nove del mattino, appena iniziato un nuovo turno di lavoro, l’ululo di una sirena avverte che, nelle viscere della miniera del Bois du Cazier, stava succedendo qualcosa di grave. Era appena iniziata infatti un’immane tragedia, senza precedenti nella storia delle miniere del Belgio. A causa di un errore umano, era scoppiato un incendio in uno dei pozzi a circa mille metri di profondità, causando 262 vittime di varie nazionalità: fra queste 136 erano vittime italiane.
I tanti riflettori puntati sulla Polonia
Seguiamo con interesse, ma anche con un po’ di apprensione, il viaggio del Papa in Polonia in occasione delle Giornate Mondiali della Gioventù. Un...
Il dopo Brexit è solo agli inizi
Sono giorni in cui molto si discute su quale sia l’impatto di Brexit , tanto sulla Gran Bretagna che sull’Europa e il resto del mondo.
Non si può negare che l’impatto sia forte e perlopiù negativo, anche se diversamente modulato per i diversi attori coinvolti.
La Turchia nelle mani del Sultano Erdogan
La repressione voluta dal Presidente Erdogan in seguito al tentativo di golpe militare del 15 luglio scorso è di una rara violenza, tanto da indicare che la Turchia stia per imboccare una strada che potrebbe cambiare definitivamente, da un punto di vista della democrazia, della laicità, dello stato di diritto e delle relazioni internazionali, il suo già problematico profilo.
Mettere in sicurezza l’Europa
Il recente attentato di Nizza è l’ennesimo episodio della scia terrorista di sangue che si è abbattuta sull’Occidente in questo inizio di secolo, prima con l’attentato alle Torri Gemelle a New York, poi in Europa, a Madrid e Londra, per continuare negli ultimi mesi con le stragi di Parigi e Bruxelles.
I militari in Turchia: dall’attacco alla resa
Mentre gli sguardi dell’Europa intera e del mondo erano ancora dolorosamente attoniti e fissati sull’orrore che si è consumato a Nizza, l’attualità ha portato in primissimo piano, nella notte tra il 15 e il 16 luglio, un tentativo di golpe militare in Turchia.
Nizza, casa nostra
Sarebbe potuto capitare anche in piazza Galimberti a Cuneo quello che è successo la sera del 14 luglio sulla Promenade des Anglais a Nizza:...
Forte caos globale, deboli leader locali
Ci sono stagioni nella storia del mondo segnate da forti turbolenze senza che all’orizzonte si intraveda chi potrebbe governarle e ridurne gli effetti negativi. E’ probabile che la nostra sia una di quelle stagioni, nelle quali fanno difetto grandi leader capaci di rispondere alle sfide del momento.
Sembrava confermarlo, almeno in parte, il tavolo che al Vertice NATO di Varsavia riuniva i leader dei 28 Paesi membri dell’Alleanza Atlantica, praticamente di tutto il mondo occidentale.
NATO: vertice di Varsavia
E’ nel tempo e nello spazio che si collocano le percezioni da cui originano le nostre limitate conoscenze della realtà che ci circonda.
Questo fondamentale insegnamento di Immanuel Kant può essere di aiuto alla lettura di quando sta accadendo in Europa in questi tempi tormentati.