OCSE: la spesa sanitaria aumenta più della crescita

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Il dato è riscontrato nella maggior parte dei Paesi OCSE sin dagli anni Settanta e si conferma anche per il 2009, anno in cui la spesa sanitaria è stata in media pari al 9,5% del Prodotto Interno Lordo facendo registrare una crescita rispetto al dato 2008 (8,8%).
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) prevede che nel 2011 la tendenza all’aumento sarà   arrestata o invertita per il concomitante effetto di un miglioramento della crescita economica e dei tagli alla spesa pubblica finalizzati alla riduzione di deficit e debito da parte dei governi nazionali.
L’aumento, particolarmente pronunciato nei Paesi più duramente colpiti dalla crisi, (Irlanda +2 punti percentuali tra il 2007 e il 2009, Regno Unito +1,4 punti nello stesso periodo) riguarda sia la spesa sanitaria pubblica sia quella privata che perಠaumenta più lentamente.
Nel rilevare i dati secondo i quali sono gli Stati Uniti il Paese in cui la spesa sanitaria per abitante è più elevata con 7.960 dollari (il doppio della media dei Paesi OCSE pari a 3.223 dollari) l’OCSE afferma che «mentre i governi cercano di ottimizzare la loro spesa sanitaria non devono desistere dal perseguire l’obiettivo di sistemi sanitari più equi, più reattivi e più efficienti».
In termini percentuali nel 2009 sono sempre gli Stati Uniti ad aver destinato alla spesa sanitaria la percentuale più elevata di Prodotto Intenro Lordo con il 17,4% , cinque punti in più dei Paesi che si collocano al secondo e al terzo posto di questa classifica (Paesi Bassi 12% e Francia 11,8%) in cui l’Italia è ventesima destinando alla spesa sanitaria il 9,5% del PIL, valore identico alla media OCSE.

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