Clima: una nuova rivoluzione per evitare una catastrofe

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Secondo un Rapporto recentemente pubblicato dal Dipartimento Affari Economici e Sociali dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, per evitare le conseguenze più gravi dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale sarà   necessaria una rivoluzione più importante e rapida della prima rivoluzione industriale.
Saranno necessari importanti investimenti per sviluppare energie pulite, tecniche sostenibili in ambito agricolo e forestale e tecnologie in grado di ridurre la produzione di rifiuti non biodegradabili.
Secondo il Rapporto l’aumento dell’uso di energia alimentata da combustibili fossili ha portato a superare il limite di sopportazione del pianeta a causa del surriscaldamento climatico e della perdita di biodiversità  . àˆ dunque necessaria una «transizione energetica totale e mondiale al fine di evitare una catastrofe planetaria».
Per i prossimi 40 anni sarà   necessario investire 1.900 miliardi di dollari all’anno in tecnologie «verdi»; 1.100 dei quali nei Paesi in via di sviluppo per rispondere alle loro necessità   di alimentazione ed energia.
La rivoluzione necessaria, sostiene ancora il Rapporto, dovrà   avvenire «su scala più ampia e in un tempo più breve» di quanto avvenne per la prima rivoluzione industriale: le nuove tecnologie dovranno consentire ai poveri di oggi di raggiungere un tenore di vita decente riducendo le emissioni, i rifiuti e mettendo fine allo sfruttamento selvaggio delle risorse del pianeta.
Saranno necessari interventi attivi da parte dei governi e una più intensa cooperazione internazionale.
Non meno importati saranno le trasformazioni sociali necessarie a un cambiamento degli stili di consumo e, in generale di approccio culturale se, come scrive il Segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon nella prefazione del Rapporto «crescita e sviluppo sostenibile non devono essere considerati obiettivi concorrenti, destinati ad entrare in collisione ma imperativi complementari che si rafforzano reciprocamente».

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