L’UE vuole anticipare la riforma della fiscalità   del risparmio

1399

La presidenza di turno slovena dell’UE ha annunciato nel corso del Consiglio Ecofin che sarà   anticipato a maggio il Rapporto sull’attuazione delle norme europee sulla fiscalità   del risparmio dei cittadini non residenti e che saranno preparati «nei tempi necessari» eventuali miglioramenti.
Si tratta della prima risposta politica al «caso Valduz» emerso recentemente e più in generale alla discussa questione dei cosiddetti paradisi fiscali. Nel mirino dell’UE non c’è solo il Liechtestein (protagonista dell’ultimo caso emerso) ma anche altri «paradisi fiscali» quali Svizzera, Andorra, San Marino, che non fanno parte dell’UE ma sono associati alla legislazione europea sulla tassazione del risparmio. Alla pari degli Stati membri Austria, Belgio e Lussemburgo, infatti, godono della deroga allo scambio automatico di informazioni tra amministrazioni fiscali. Tutti i Paesi dell’UE si scambiano automaticamente le informazioni fiscali sul reddito derivante dal risparmio dei non residenti eccetto i tre Stati citati che, per difendere il segreto bancario, applicano la tassazione diretta con trasferimento del 75% dell’ammontare ricavato.
In seguito al caso Valduz, la Germania ha chiesto un rafforzamento della normativa, iniziativa sostenuta da altri Paesi quali Finlandia, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, e Svezia. I principali interessati, cioè Belgio e Austria, si sono dichiarati disponibili a discutere solo se le nuove regole saranno accettate dai Paesi non comunitari (cioè i paradisi fiscali extra UE). Anche il Lussemburgo si è detto pronto a discutere, ma solo dopo la presentazione del Rapporto della Commissione che era previsto per ottobre ma sarà   anticipato a maggio. Secondo il Lussemburgo, infatti, la direttiva europea non prevede che ci siano delle modifiche.
La sostanza della questione riguarda: l’estensione geografica delle norme, che devono coinvolgere anche altri «paradisi fiscali» oltre a Svizzera, Andorra, Monaco, Liechtestein e San Marino quali Singapore, Hong Kong e Macao; l’estensione della copertura, cioè non solo patrimoni individuali ma dividendi azionari e prodotti assicurativi, investimenti di fiduciarie, fondazioni e trust; gli scambi di informazioni.
Il vero confronto tra gli Stati membri si aprirà   perಠsolo dopo il Rapporto della Commissione, mentre la Francia annuncia che la direttiva sul risparmio sarà   rivista durante la sua presidenza dell’UE (secondo semestre 2008), perchà© devono essere migliorati «il processo di informazione e lo scambio di informazioni».

Approfondisci

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here