Dopo tre giorni di udienza, la Corte Costituzionale turca ha respinto l’istanza di chiusura del Partito giustizia e sviluppo (AKP), di cui fanno parte il presidente della repubblica Abdullah Gul e il premier Tayyep Erdogan, accusato di violazione del sistema laico del Paese.
In base alla decisione della Corte turca l’AKP, che ha vinto le ultime elezioni politiche con oltre il 47% dei voti, avrà dimezzati i fondi pubblici. Il verdetto dovrebbe porre fine a mesi di incertezza politica nel Paese. Il ricorso contro l’AKP e i suoi dirigenti era stato presentato il 14 marzo scorso dal procuratore generale presso la Corte di Cassazione con l’accusa di «attività antilaiche».