Il 24 febbraio è ricorso il tragico anniversario della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina in violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Queste le dichiarazioni ufficiali a riguardo: “due anni di violenza, brutalità, terrore e distruzione. Non dimenticheremo mai lo shock iniziale causato dall’attacco, l’orrore degli eventi di Borodianka, Buča e Mariupol”.
Eppure, nonostante tutte le atrocità, “l’eroico popolo ucraino sta dando prova di coraggio e determinazione nel difendere la propria patria e nel lottare per la propria libertà e i nostri valori europei condivisi. L’Unione europea sosterrà sempre l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. L’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli, avvenuta dieci anni fa, segna l’inizio della prolungata aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina”.
Sul piano delle responsabilità, ancora, secondo quanto riportato dal presidente del Consiglio europeo e dalle presidenti di Commissione e Parlamento europeo, “la Russia e i suoi dirigenti sono i soli responsabili di questa guerra e delle sue conseguenze globali, nonché dei gravi crimini commessi. Restiamo determinati a chiamarli a rispondere delle loro azioni, anche per il crimine di aggressione. Ogni giorno l’Ucraina si trova ad affrontare i continui attacchi brutali e indiscriminati del suo aggressore. Restiamo più che mai uniti e fedeli alla nostra promessa di sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario. Per il popolo ucraino, per la pace e la sicurezza in Europa e affinché prevalga l’ordine internazionale basato su regole”.
Non si ferma, tuttavia, il sostegno dell’UE: “l’Unione europea continuerà a fornire un sostegno politico, militare, finanziario, economico, diplomatico e umanitario forte e risoluto per aiutare l’Ucraina a difendersi, a proteggere il suo popolo, le sue città e le sue infrastrutture critiche, a ripristinare la sua integrità territoriale, a riportare in patria le migliaia di bambini deportati e a porre fine alla guerra”. A tal proposito, l’UE ha avviato i negoziati di adesione dell’Ucraina e l’aiuterà nel percorso in questa direzione: “il futuro dell’Ucraina è nell’Unione europea”.
Per leggere il comunicato completo: Dichiarazione comune