CES: intervenire per evitare la recessione economica

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Con un Rapporto dal titolo «àˆ tempo d’agire!» la Confederazione Europea dei Sindacati (CES) mette in guardia i decisori politici europei da un «eccesso di fiducia», chiedendo immediate politiche macroeconomiche per impedire che l’economia ricada in un’ulteriore spirale discendente.
La Commissione europea e i ministri dell’Economia sono quindi invitati a convocare un Consiglio Ecofin straordinario finalizzato a rafforzare la governance economica da applicare alla recessione con il coinvolgimento dei partner sociali.
Secondo il Rapporto della CES, la politica macroeconomica non puಠrestare ferma mentre osserva i molteplici shock che attraversano l’economia, minando così in ultima istanza la fiducia e le aspettative degli operatori economici. Mentre la politica monetaria dovrebbe normalmente essere la «prima linea di difesa», la CES ritiene che la Banca Centrale Europea (BCE) non stia agendo a sufficienza. «La BCE guarda al passato facendo riferimento ai tassi di inflazione passati e presenti e fallisce nell’identificare l’importante potenziale deflazionistico nell’area euro (i salari restano costanti, la bolla delle materie prime esplode, il tasso di cambio dell’euro si apprezza maggiormente). Alcune riduzioni del tasso di interesse sono attese da lungo tempo» affermano i sindacati europei.
Secondo il Rapporto CES, in mancanza di un’azione di politica monetaria una politica fiscale dovrebbe colmare il vuoto, quindi la governance economica in Europa e nell’area euro «dovrebbe essere sostanzialmente rafforzata».
Le politiche fiscali degli Stati Membri dovrebbero essere strettamente coordinate così da: evitare di peggiorare la situazione fissando degli obiettivi di deficit rigidi; migliorare la situazione modificando la composizione dei budget pubblici e concentrandosi su quelle spese o misure fiscali che hanno l’impatto più grande sulla domanda aggregata, cosa che implica una redistribuzione a favore dei ceti deboli e non ulteriori tagli alle tasse per i più abbienti; fare sì che gli Stati con basso deficit e alto avanzo si trasformino in un motore di crescita per il resto dell’economia europea.
Il Rapporto CES propone inoltre alla Commissione e ai ministri economico-finanziari europei di discutere dell’idea di una «nuova iniziativa europea di crescita intelligente», focalizzata sugli investimenti nello sviluppo sostenibile e sostenuta da bond europei da collocare nei mercati internazionali.

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