Budget 2012: la posizione del Consiglio dell’UE

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Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la sua posizione sul bilancio 2012: 129 miliardi di euro in crediti di pagamento e 146 miliardi in crediti di impegno.
Rispetto alla proposta della Commissione il Consiglio riduce di 3,65 miliardi i crediti di pagamento e di 1,59 miliardi i crediti di impegno.
A partire dalla posizione del Consiglio la presidenza polacca avvierà   i negoziati con il Parlamento Europeo, che insieme al Consiglio è autorità   di bilancio, qualora non fosse trovato un accordo verrà   avviata, a partire dal primo novembre, una procedura di conciliazione della durata di tre settimane.
Relativamente alle singole rubriche di bilancio il Consiglio propone la riduzione di 695,90 milioni di euro per i crediti di impegno da destinare alla crescita sostenibile da cui andrebbe tagliato anche un miliardo circa di crediti di pagamento (i tagli sulla ricerca ammonterebbero a 563 milioni, quelli all’educazione a 86 milioni).
Non vengono invece proposti tagli ai crediti di impegno per la coesione, la crescita e l’occupazione, rubrica per la quale viene, perಠrichiesta una riduzione di un miliardo e trecento milioni di crediti di pagamento da reperire nelle risorse destinate al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (-706 milioni di euro), al Fondo Sociale Europeo (-394 milioni di euro) e dal fondo di coesione (-199 milioni).
Alla rubrica «Conservazione del patrimonio naturale» andrebbero tagliati 545,60 milioni di euro nei cediti di impegno e 786,51 milioni nei crediti di pagamento; mentre i tagli proposti al capitolo «Cittadinanza, libertà   sicurezza e giustizia» sono di oltre 70 milioni nei crediti di impegno e di poco meno di 50 milioni di euro di pagamenti.
Il capitolo «UE come attore globale» è il solo per il quale il Consiglio accetta un aumento di risorse: pur in un complessivo contesto di tagli (-203 milioni di euro in crediti di impegno e -300 milioni in crediti di pagamento) il Consiglio ha accettato un aumento di 400 milioni di euro di impegni da destinare a «misure supplementari nella regione coinvolta nella politica di vicinato».
Particolarmente «rigorosi» vengono infine definiti dal Consiglio i tagli proposti per le spese amministrative «conformemente a quanto stabilito dagli Stati membri a livello nazionale».

Scarica la tabella di confronto

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