Schengen: nessuna violazione delle regole, ma ne è a rischio lo spirito

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Questa posizione è stata espressa dalla commissaria agli Affari interni Cecilia Malmstrà ¶m che ha reso note le valutazioni della Commissione Europea sui comportamenti messi in atto da Italia e Francia ad inizio 2011, in risposta all’aumento degli arrivi di migranti dalla sponda sud del Mediterraneo sotto la spinta delle rivoluzioni della cosiddetta «primavera araba».
Le misure adottate dall’Italia per fornire agli immigrati nordafricani irregolari i permessi dei soggiorno e i documenti di viaggio temporanei «non sono state in contrasto con il diritto comunitario» e, analogamente, «i controlli di polizia effettuati dalle autorità   francesi sono rimasti entro i limiti compatibili con il codice Schengen per le frontiere» e «non si puಠconcludere che fossero di natura sistematica».
Tuttavia, fanno notare da Bruxelles, «è necessario affrontare la governance di Schengen in modo globale e coordinato» con «un più forte sistema di valutazione e di monitoraggio.
«Abbiamo bisogno – ha detto Malmstrà ¶m – di garantire un’interpretazione coerente e una corretta attuazione delle norme di Schengen, in uno spirito di solidarietà   e di fiducia reciproca. Schengen e la libera circolazione sono uno dei risultati più concreti, popolari e di successo del progetto europeo. Farಠdel mio meglio per continuare a salvaguardare questo risultato».

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