Dopo la separazione dalla Serbia, approvata per via referendaria nel maggio scorso, il Montenegro prosegue con più speditezza nel cammino di avvicinamento verso l’Ue, che per Belgrado rimane rallentato dalla scarsa collaborazione con il Tribunale Penale Internazionale per i crimini commessi nella ex Jugoslavia (TPIJ). Il 15 marzo la vicepremier montenegrina Gordana Djurovic e il Commissario europeo all’Allargamento Olli Rehn hanno infatti siglato l’Accordo di Stabilizzazione e di Associazione (ASA), primo passo verso l’integrazione europea, che l’Ue ha già concluso con l’Albania e sta negoziando con la Bosnia Erzegovina, mentre Croazia e Macedonia hanno avviato nel 2005 i negoziati di adesione.
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