Relazione annuale sulla concorrenza: buoni risultati per riforme e applicazione normativa

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Secondo la Relazione annuale sulla politica di concorrenza, nel 2010 le ammende comminate a imprese ritenute responsabili della costituzione di cartelli finalizzati alla fissazione dei prezzi e alla spartizione dei mercati hanno raggiunto livelli record: coinvolgendo 70 imprese per un totale di circa 3 miliardi di euro.
La Relazione, giunta alla sua quarantesima edizione contiene non soltanto i dati relativi al 2010 che mettono in evidenza i vantaggi derivanti dall’applicazione delle norme in materia di concorrenza per i consumatori e per le imprese che rispettano le regole ma anche una panoramica dei principali sviluppi della politica di concorrenza e della sua applicazione negli ultimi quattro decenni.
Per citare alcuni dati sono state più di 400 le decisioni assunte in materia di aiuti di Stato la maggior parte delle approvazioni ha riguardato la promozione di obiettivi di interesse comune europeo (ricerca, sviluppo e innovazione, coesione regionale e protezione dell’ambiente).
Importanti decisioni sono inoltre state assunte in materia di antitrust nel settore dei trasporti e dei servizi finanziari, garantendo ai consumatori maggiori possibilità   di scelta e prezzi più vantaggiosi.
Analoghe garanzie sono state rese disponibili grazie alle decisioni assunte su diversi casi di «posizione dominante» soprattutto nei settori sanitario (riduzione delle barriere che impediscono ai farmaci generici l’accesso al mercato), dell’energia (in Svezia, Italia, Francia e Germania) e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (comunicazioni mobili e banda larga).
Infine la Commissione Europea ha adottato nuove regole nel settore dell’antitrust che consentono alle imprese che dispongono di un potere di mercato limitato di decidere liberamente in che modo distribuire i propri prodotti, a condizione che i loro accordi non contengano restrizioni relative alla fissazione dei prezzi o altre restrizioni fondamentali.

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