Raccomandazioni sul futuro del Consiglio Europeo della ricerca

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La task force incaricata dalla Commissione Europea di disegnare il futuro del Consiglio Europeo della Ricerca (CER) ha formulato le sue raccomandazioni chiedendo, a partire dal 2014, un rafforzamento dei ruoli del presidente del CER e del direttore dell’Agenzia esecutiva che gestisce i finanziamenti destinati ai ricercatori d’eccellenza in Europa.
Le misure proposte dalla task force mirano ad accrescere flessibilità  , efficacia e autonomia del CER semplificando per i ricercatori l’accesso alle sovvenzioni.
«Dal Rapporto» ha dichiarato la commissaria europea responsabile per la Ricerca Mà ¡ire Geoghegan-Quinn «un unanime consenso sui successi raggiunti dal CER sino a oggi, sui suoi punti di forza, sui suoi punti di debolezza e sulla necessità   di conciliare una continuità   generale con cambiamenti limitati ma cruciali».
La commissaria ha annunciato che l’esecutivo elaborerà   presto proposte che terranno in conto le raccomandazioni della task force.
Secondo quanto si legge nel Rapporto la creazione di un presidente a tempo pieno, stabilmente a Bruxelles e il rafforzamento del direttore dell’Agenzia esecutiva dissiperebbero dubbi e incertezze su ruoli e responsabilità  , comportando anche vantaggi in termini economici grazie al taglio del ruolo del Segretario generale (assorbito da quello del presidente) e delle spese connesse all’accoglienza di un presidente non a tempo pieno..
La Commissione dovrebbe delegare più responsabilità   scientifiche al Consiglio scientifico e più responsabilità   amministrative all’Agenzia esecutiva. Viene, inoltre proposta la creazione di un «Comitato di direzione» a cui spetterebbe la supervisione quotidiana del CER per conto della Commissione Europea e che sarebbe presieduto dal commissario competente.
Viene indicata come prioritaria la creazione di una Fondazione privata e indipendente per la gestione delle donazioni destinate al CER.
Raccomanda, infine, la formalizzazione del gruppo di coordinamento che riunisce i dirigenti del Consiglio scientifico e dell’Agenzia esecutiva.
L’implementazione delle raccomandazioni contenute nel Rapporto richiederà   l’adozione di alcuni atti normativi comunitari: in alcuni casi sarà   sufficiente una decisione autonoma della Commissione Europea ma per altri interventi saranno necessarie modifiche della legislazione esistente con il raggiungimento di un accordo tra Consiglio e Parlamento a partire, probabilmente dalle proposte della Commissione sul futuro del programma Horizon 2020 .

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