Lotta alla povertà  : incontri europei a Marsiglia

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Alla vigilia della Giornata internazionale della lotta alla povertà   si è svolta a Marsiglia una riunione ad alto livello che ha segnato l’avvio dei preparativi per l’Anno europeo della lotta alla povertà   e all’esclusione sociale 2010.
Una tavola rotonda europea sulla povertà   e l’esclusione sociale, presieduta dall’alto commissario alla solidarietà   attiva contro la povertà  , Martin Hirsch, ha preceduto la prima riunione dei ministri europei sulla povertà   e l’esclusione sociale, con la convinzione che giungere a dei risultati concreti in materia di lotta contro la povertà   e l’esclusione sociale in seno all’UE implica un forte impegno politico degli Stati membri. La lotta contro la povertà   e l’esclusione sociale figura, infatti, tra i principali obiettivi dell’UE e dei suoi Stati membri: al momento del lancio della Strategia di Lisbona, nel marzo del 2000, il Consiglio europeo aveva invitato gli Stati membri e la Commissione a prendere delle misure per dare «uno slancio decisivo all’eliminazione della povertà  » entro il 2010. Tuttavia, i risultati ottenuti fino ad oggi sono ancora insufficienti, mentre prendono corpo nuove forme di precarietà   in seno all’Unione, come quelle che colpiscono i lavoratori poveri.
«L’Europa è una delle regioni più ricche al mondo eppure al suo interno 78 milioni di persone vivono a rischio di povertà  . àˆ una situazione assolutamente inaccettabile! Dobbiamo fare di più e cambiare la nostra strategia» ha dichiarato il commissario europeo per l’Occupazione e gli Affari sociali, Vladimà ­r àƒâ€¦à‚ pidla. L’UE, i governi nazionali e i cittadini operando assieme «possono e devono agire per eliminare la povertà  », sostiene àƒâ€¦à‚ pidla, perchà© «otto anni dopo l’avvio della prima strategia europea di inclusione sociale, è venuto il momento di riaffermare l’impegno dell’UE nei confronti di questo importante obiettivo».
Da quando nel 2000 l’UE ha avviato il suo metodo di coordinamento aperto delle politiche nazionali volte ad affrontare la povertà   e l’esclusione sociale, tutti e 27 gli Stati membri hanno sviluppato piani d’azione nazionali pluriennali, mentre prima del 2000 solo tre Paesi dell’UE avevano attivato strategie di questo genere. L’impegno dell’UE incoraggia standard elevati basati su obiettivi fissati di comune accordo, mentre ciascun Paese puಠattuare le politiche meglio adattate al suo contesto nazionale. Il Fondo sociale europeo (FSE) ha ora una dotazione pari al 10% del bilancio UE e investe annualmente in tutti gli Stati membri circa 10 miliardi di euro per valorizzare le capacità   degli individui. La riunione ministeriale di Marsiglia, preceduta dalla tavola rotonda sulla povertà  , intende anche mobilitare i diversi attori e promuovere il dialogo sull’inclusione sociale.
Va ricordato che l’Anno europeo 2010 intende: riconoscere i diritti e la capacità   delle persone escluse di svolgere un ruolo attivo nella società  ; ribadire la responsabilità   di tutti gli attori sociali nella lotta contro la povertà  ; promuovere la coesione sociale e diffondere le buone pratiche in materia di inclusione; rafforzare l’impegno di tutti i principali attori politici a intraprendere azioni più efficaci.

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