G20: proposta un tassa globale sulle transazioni finanziarie

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Un tabella di marcia sulle misure da adottare nell’ambito dell’exit strategy dopo la crisi economica globale, ma nessuna intesa su come finanziare la lotta ai cambiamenti climatici, questi i principali risultati del Vertice finanziario dei G20 svoltosi a St Andrews, in Scozia.
Ribadendo che le misure di sostegno all’economia vanno mantenute, perchà© «la crisi globale non è ancora finita», i Paesi del G20 hanno tuttavia definito una strategia per l’uscita dalle misure di stimolo all’economia attraverso la predisposizione di un quadro di riferimento comune per le politiche nazionali e sovra nazionali entro la fine di gennaio 2010. Secondo i G20, «per mantenere il sistema finanziario e l’economia globale in salute, bisogna mantenere il supporto fin quando la ripresa non sia assicurata».
Piuttosto esplicito in questo senso il premier britannico Gordon Brown: «Dobbiamo continuare con quelle politiche che ci hanno aiutati a stabilizzare le nostre economie durante questo anno e a far partire la ripresa. E mentre recenti indicatori di espansione economica generano cauto ottimismo, essi non sono un motivo per cancellare prematuramente gli stimoli economici». Inoltre, ha aggiunto Brown, «i mercati finanziari globali devono avere maggiore allineamento con i valori della maggioranza delle persone: duro lavoro, responsabilità  , integrità   e giustizia. Non puಠessere accettabile che i benefici del successo di questo settore siano raccolti da pochi mentre i costi del fallimento siano sopportati da tutti». Secondo Brown, che ha avanzato la proposta di creare «una tassa globale sulle transazioni finanziarie» al fine di rendere le banche più responsabili, è necessario «discutere un miglior contratto sociale ed economico, che rifletta la responsabilità   delle istituzioni finanziarie verso la società  ».
Per quanto riguarda il finanziamento della lotta ai cambiamenti climatici, invece, i G20 hanno confermato l’impegno per ottenere «risultati ambiziosi» alla Conferenza ONU sul clima che si svolgerà   in dicembre a Copenaghen, tuttavia non hanno trovato alcun accordo su come finanziare questo impegno, limitandosi ad affermare di aver «discusso una serie di opzioni» che saranno definite in futuro in vista del Summit di Copenaghen.

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