Rapporto 2009 sul consumo di droghe in Europa

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Secondo l’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (OEDT-EMCDDA), che ha pubblicato il suo Rapporto annuale sull’andamento del consumo di droghe in Europa, non vi sono segnali di miglioramento per quanto riguarda il consumo europeo di cocaina ed eroina, cioè le due sostanze che rimangono al centro del fenomeno della droga in Europa.
La poliassunzione costituisce un altro aspetto notevolmente problematico, in presenza di una gamma sempre più ampia di sostanze disponibili e di modalità   sempre più complesse di assunzione di stupefacenti. I dati più recenti contenuti nel Rapporto 2009 confermano invece un costante calo dell’uso di cannabis, in particolare tra i giovani.
Circa 13 milioni di europei adulti (15-64 anni) hanno provato la cocaina nella loro vita; di questi, 7,5 milioni sono giovani (15-34 anni), 3 milioni dei quali l’hanno usata nell’ultimo anno. Il consumo di cocaina nell’UE resta concentrato nei Paesi occidentali, mentre rimane basso in altre parti d’Europa. Nei Paesi a più elevata prevalenza (Danimarca, Spagna, Irlanda, Italia e Regno Unito) recenti indagini indicano che nell’ultimo anno l’uso tra i giovani si è attestato tra il 3,1% e il 5,5%. Il Rapporto dell’OEDT evidenzia una tendenza alla stabilizzazione o all’aumento dell’uso nell’ultimo anno nel gruppo di età   15-34 anni.
Dalla Relazione dell’Osservatorio Europeo emerge che un fattore determinante nel problema relativo all’uso di sostanze in Europa è il consumo concomitante di alcool: si sottolinea a tale proposito che quasi tutte le modalità   di poliassunzione comprendono la presenza di alcool.
«I soggetti con problemi connessi a un’unica sostanza stanno diventando l’eccezione più che la regola» secondo l’OEDT, il cui direttore Wolfgang Gà ¶tz spiega: «In Europa il problema della droga si riferisce sempre più spesso al consumo combinato di diverse sostanze psicoattive, sia lecite che illecite. Questa realtà   non solo conduce con più frequenza a esiti negativi, ma costituisce anche una sfida per i servizi di terapia per le tossicodipendenze, che devono far fronte a un insieme più complesso di necessità  . Le nostre future politiche devono, inoltre, riflettere il fatto che l’uso combinato di stupefacenti e alcool è diventato una caratteristica fondamentale dei problemi che oggi ci troviamo ad affrontare».

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