Europa sempre più «vecchio continente»

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La popolazione dell’UE continuerà   a crescere in oltre la metà   delle regioni europee tra oggi e il 2030 secondo le proiezioni demografiche rese note da Eurostat, ma si tratterà   di una popolazione sempre più vecchia.
Le stime dell’Ufficio statistico dell’UE, infatti, prevedono che l’età   media nelle regioni europee passerà   dall’attuale raggio di variabilità   compreso tra i 32,9 e i 47,8 anni a un raggio stimato nel 2030 tra i 34,2 e i 57 anni.
Così, si prevede che la quota di popolazione ultrasessantacinquenne salirà   dall’attuale range 9,1-26,8% a percentuali comprese tra il 10,4% e il 37,3%. Questo comporterà   naturalmente variazioni sensibili del tasso di dipendenza, cioè del rapporto tra popolazione over65 e popolazione in età   lavorativa (15-64 anni). Si stima infatti che nel 2030 il tasso di dipendenza nell’UE passerà   dall’attuale 25,4% al 38%: il che significa che mentre oggi 100 persone in età   lavorativa supportano 25 persone over65, nel 2030 dovranno supportarne 38. Complessivamente, stima Eurostat, in oltre la metà   delle 281 regioni europee il tasso di dipendenza è destinato a crescere nei prossimi 20 anni di oltre 13 punti percentuali.

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