Crescita UE inferiore alle previsioni: segnali chiari dalla BCE

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Nel terzo trimestre 2010 il Prodotto Interno Lordo (PIL) della zona euro è aumentato dello 0,3% e quello dell’UE-27 dello 0,5%.
Diffondendo questi dati Eurostat ha rivisto al ribasso quelli pubblicati in novembre 2009, soprattutto per la zona euro per la quale la crescita attesa era stata dello 0,4%.
Intervenendo a una giornata di riflessione organizzata dai Cristiano Sociali bavaresi a Wildbad Kreuth il presidente della Banca Centrale Europea (BCE) Jean Claude Trichet ha riportato questi dati invocando come via di uscita da una fase di difficoltà   il «consolidamento di bilancio e misure per rafforzare il potenziale di crescita delle economie europee».
Secondo Trichet i Paesi UE dovranno in futuro concentrarsi su questi obiettivi sotto il «monitoraggio di una struttura di vigilanza rigorosa e credibile».
Sarà   dunque fondamentale «intervenire con incisività   per la riduzione dei deficit» e rispettare il Patto di stabilità   e di crescita. Su questo punto Trichet ha annunciato inflessibilità   «nell’applicazione delle sanzioni se le regole vengono violate».
Nella stessa occasione Trichet ha parlato anche dell’euro e del piano di acquisto dei bond governativi.
L’euro è stato definito dal presidente BCE una moneta «credibile di cui i cittadini possono essere orgogliosi» ma proprio per questo, ha proseguito Trichet «dopo uno degli anni più difficili, è ora di voltare pagina ed è tempo che ciascuno degli Stati membri prenda le proprie responsabilità  ».
Quanto al piano di acquisto dei bond governativi europei, varato per fronteggiare la crisi del debito europeo «non ci sono nuovi messaggi da dare», la BCE sta focalizzando la sua azione soprattutto per aiutare Irlanda, Grecia e Portogallo.

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