«A oggi abbiamo solo un no al Trattato di Lisbona e non me ne attendo altri» ha dichiarato il presidente della Commissione europea, Josà© Manuel Barroso, nel corso di un’audizione davanti alle commissioni Esteri e Politiche europee del Parlamento italiano.
«Ho parlato con il presidente polacco e lui mi ha detto che la Polonia non sarà mai un ostacolo alla ratifica del Trattato» ha rivelato Barroso, ricordando anche come la questione della Repubblica Ceca sia davanti alla Corte costituzionale ma aggiungendo: «il primo ministro ha detto che farà quanto in suo potere per la ratifica». Il presidente della Commissione europeo si è quindi detto fiducioso per le sorti del Trattato di Lisbona: «Credo che tutti i Paesi ratificheranno e poi si tratterà di parlare con gli amici irlandesi per capire come andare avanti».
Oltre agli incontri istituzionali, nel corso della sua visita ufficiale in Italia Barroso ha poi concesso un’intervista all’ANSA soffermandosi in particolare sulla situazione economica dell’Europa e sulle «sfide globali» che l’UE affronta a livello mondiale. «Credo che la nostra moneta ci stia aiutando nella lotta contro l’inflazione» ha detto il presidente della Commissione, rilevando i «vantaggi e svantaggi» derivanti dalla super valutazione dell’euro. Affermando di «comprendere le preoccupazioni degli esportatori europei», Barroso ha osservato che l’export europeo è comunque «in crescita, ormai da qualche anno». Al di là dei rapporti di cambio, secondo Barroso è fondamentale che l’Europa «si adatti alle nuove realtà internazionali e alle sfide globali», in particolare sul fronte delle misure da prendere per rafforzare la competitività .
