Attentato in Turchia alla vigilia di un’importante sentenza

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àˆ di 16 morti e 154 feriti il tragico e probabilmente provvisorio bilancio dell’attentato esplosivo verificatosi a Istanbul, nella zona europea della città  , il più grave atto terroristico degli ultimi cinque anni.
Un primo ordigno è esploso all’interno di una cabina telefonica su un viale del quartiere periferico di Gà ¼ngoren, in una zona pedonale molto frequentata, mentre pochi minuti dopo una seconda deflagrazione ha investito numerose persone accorse dopo la prima esplosione.
La polizia turca ipotizza come possibili responsabili i ribelli curdi del PKK, ma il governo non conferma tale ipotesi e le indagini sono aperte su tutti i fronti. Non va trascurato infatti che l’attentato è avvenuto alla vigilia della riunione in cui la Corte costituzionale turca deve pronunciarsi sull’eventuale dissoluzione del partito al potere nel Paese. Il Partito giustizia e sviluppo (AKP), di cui fanno parte il presidente della repubblica Abdullah Gul e il premier Tayyep Erdogan, è infatti accusato di «attività   contro la laicità  » delle Turchia e secondo la Corte di Cassazione deve essere messo fuori legge. Se ciಠavvenisse, la Turchia sarebbe alle prese con una grave crisi istituzionale, il presidente e il premier dovrebbero astenersi da attività   politiche per cinque anni così come tutti i vertici dell’AKP e dovrebbero essere indette elezioni anticipate.
Il partito al potere nel Paese, in opposizione al movimento popolare e all’esercito fermamente impegnati per salvaguardare la laicità   dello Stato, ha più volte denunciato la situazione di «colpo di Stato giudiziario» e, in caso di condanna della Corte costituzionale, potrebbe creare un nuovo partito in cui confluirebbero gli attuali deputati dell’AKP.

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