Almunia: «Fine crisi entro un anno»

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Data la grande incertezza economico-finanziaria attuale «è molto difficile fare previsioni su quanto accadrà   nei prossimi mesi», tuttavia secondo il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, «è ragionevole aspettarsi che, da qui a un anno, l’orizzonte cominci a rasserenarsi».
Nel breve periodo i mercati rimarranno «molto volatili, in un clima di pessimismo e di tensione», sostiene il commissario europeo, ma poi «è chiaro che ci sarà   chi comincerà   a vedere che gli attuali livelli dei prezzi in Borsa offrono delle opportunità  ». Al fine di attutire l’impatto della crisi finanziaria sull’economia europea e frenare una possibile recessione, secondo Almunia «è necessario un mix di politica macroeconomica, monetaria e fiscale». àˆ importante inoltre «continuare nelle riforme strutturali del mercato del lavoro, dare impulso agli investimenti e indirizzarsi verso un modello di crescita sostenibile dal punto di vista ambientale, demografico e di bilancio» sostiene il commissario europeo, tutte azioni che richiedono un maggior coordinamento tra le decisioni che possono essere adottate a livello nazionale «ma che devono essere decise in comune e su scala europea».
Intanto, nel consueto Rapporto economico d’autunno pubblicato da BusinessEurope gli imprenditori europei chiedono ai governi di «assicurare un continuo flusso di credito all’economia». La crescita economica per il 2009 è infatti stimata allo 0,2% nella zona euro allo 0,4% nell’UE a 27, mentre «per la prima volta dal 1993» spesa per investimenti e occupazione «si ridurranno significativamente» osserva il Rapporto, con un tasso di disoccupazione previsto in aumento al 7,8% nell’UE e all’8,2% nella zona euro. Inoltre, pur non essendo ancora apparso in Europa un fenomeno di piena rarefazione del credito, «l’incertezza dell’impatto della crisi dei mercati su aziende e consumatori è aumentata in modo drammatico» rileva BusinessEurope, che segnala tra le preoccupazioni dell’impresa anche «il rischio di una reazione eccessiva in termini di regolazione e il ritorno a riflessi protezionistici».
Tra le raccomandazioni avanzate dall’organizzazione europea degli imprenditori: ridurre il rischio di una spirale prezzi-salari nei prossimi mesi; garanzia del finanziamento dell’economia; miglioramento della supervisione bancaria cross-border; emendamento delle regole contabili per evitare rischi pro-ciclici; garantire le piccole e medie imprese dall’impatto della crisi dei mercati; mantenere aperta l’opzione della riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE).

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