Si sta svolgendo a Bruxelles l’ottavo Vertice euroasiatico ASEM che riunisce i rappresentanti di 46 Paesi appartenenti a Unione Europea, Cina, Giappone e Australia.
Fra i temi affrontati le nuove regole per far fronte all’instabilità finanziaria, la sicurezza, la riforma del Fondo Monetario Internazionale (FMI), le valute e il clima.
In tema di monete, l’Unione ha fatto pressioni sulla Cina per una rivalutazione dello Yuan, che renderebbe più competitivo l’Euro, ma il premier cinese Wen Jiabao, dopo aver espresso la volontà del governo di Pechino di favorire e sostenere la stabilità dell’Euro ha ribadito il suo «no» alla rivalutazione dello Yuan che, di fatto, è un «no» alla pressante richiesta degli Stati Uniti in tal senso.
Per quanto riguarda la riforma del FMI l’Asia reclama un maggior peso al suo interno, mentre l’Europa è disposta solo in parte a ridurre i propri rappresentanti; durante l’incontro i leader si sono accordati su un rinvio della discussione in occasione del Vertice G20 di novembre.
I Paesi invitati all’ASEM rappresentano il 60% della popolazione del pianeta e del commercio internazionale e la metà della ricchezza mondiale.
La due giorni del Vertice sarà seguita da incontri bilaterali dell’Unione Europea con la Cina, da un lato, e con la Corea del Sud, in vista dell’accordo sul libero commercio tra Bruxelles e Seul.
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