Un serpente sociale europeo?

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Riuniti a Villach in sessione informale il 20 gennaio, i Ministri agli Affari sociali dei 25 più quelli di Bulgaria, Romania, Turchia, Norvegia, Islanda e Liechtenstein hanno convenuto sulla necessità   di rafforzare la dimensione sociale dell’Europa per riconquistare la fiducia dei cittadini europei, combattendo la miseria e l’esclusione sociale, gettando le basi di un sistema pensionistico accettabile per il bilancio pubblico, ma anche stabile nel tempo, coordinando le politiche sociali degli Stati membri; costante è stato il riferimento al binomio «flessibilità  -sicurezza» che dovrebbe stare alla base di tutte le politiche europee, sia in campo sociale che in campo economico. Dal Ministro belga Rudy Demotte è venuta una proposta per minimizzare il dumping sociale e fiscale nell’Ue: un «serpente sociale» simile al serpente monetario del Sistema monetario europeo, che stabilisca delle soglie comunitarie (come i minimi salariali, le pensioni minime, le cure sanitarie garantite) impedendo una corsa al ribasso in materia di protezione sociale.

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