La Commissione europea ha accolto favorevolmente l’intesa raggiunta dai leader politici delle etnie della Bosnia Erzegovina, per riprendere il negoziato sulla riforma delle polizia locale.
La Commissione ha infatti sottolineato «lo spirito di compromesso» mostrato a Mostar dalle parti in causa, aggiungendo che «un forte consenso politico è essenziale per creare le condizioni necessarie a una più stretta integrazione con l’UE». La riforma della polizia è ritenuta indispensabile dalle istituzioni europee al fine di procedere nel processo di avvicinamento della Bosnia Erzegovina all’UE.
Da circa tre anni le parti etnico-politiche della Bosnia Erzegovina cercano inutilmente di trovare un’intesa sulla riforma della polizia, attualmente divisa in due forze separate. L’Unione europea chiede invece che le forze dell’ordine siano organizzate sotto il controllo federale, finanziate con un unico budget e soprattutto non siano soggette a condizionamenti politici.
Il prossimo Rapporto della Commissione europea sui progressi raggiunti dalla Bosnia verso l’integrazione europea sarà reso noto il 6 novembre prossimo, insieme a quelli degli altri Paesi candidati e potenziali candidati al futuro ingresso nell’UE.
