Partenariato pubblico-privato per il rilancio economico

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Una somma complessiva di 3,2 miliardi di euro è stata stanziata per partenariati pubblico-privato volti a sviluppare nuove tecnologie nei settori dell’industria manifatturiera, della costruzione e dell’automobile, secondo quanto annunciato dalla Commissione Europea.
Si tratta di una collaborazione tra l’esecutivo europeo e le imprese per promuovere la competitività   europea a livello mondiale, ridurre l’eccessivo consumo di energia degli edifici europei (che producono un terzo delle emissioni di CO2 dell’UE) e sviluppare nuove forme sostenibili di trasporto su strada. Secondo la Commissione, infatti, la ricerca nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione puಠsvolgere un ruolo particolarmente utile ai fini dello sviluppo degli strumenti che contribuiranno a rilanciare l’economia dell’Europa e a renderla più ecologica.
Oltre 800 rappresentanti delle imprese e della ricerca in Europa si sono riuniti per annunciare la prima tornata di inviti a presentare proposte che dovrebbero partire entro la metà   del 2010. Si tratta di 268 milioni di euro di finanziamenti alla ricerca che serviranno ad esempio a sviluppare:
– tecnologie, materiali e processi di fabbricazione innovativi per produrre di più consumando meno materiali, meno energia e producendo meno rifiuti;
– edifici più efficienti sotto il profilo energetico: si tratta sia delle nuove costruzioni sia degli edifici già   esistenti, che dovrebbero essere resi ecologici, nonchà© di materiali e tecniche di costruzione nuovi;
– auto più verdi e sistemi di trasporto più intelligenti, compresa l’elettrificazione del trasporto su strada e urbano, e la ricerca in tecnologie ibride.
Nel periodo 2010-2013 saranno allocati complessivamente 3,2 miliardi di euro per la ricerca tramite tre partenariati pubblico-privato, metà   dei quali provengono dalle imprese e metà   dalla Commissione Europea tramite il Settimo programma quadro per la R&S. I tre partenariati previsti fanno parte del piano europeo di ripresa economica della Commissione, approvato dal Consiglio Europeo nel dicembre del 2008, inteso a promuovere la convergenza dell’interesse pubblico e dell’impegno delle imprese per la ricerca.

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