Nuovo sistema di indagine per tutelare i consumatori

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I consumatori «continuano a non ricevere i benefici che si meritano» dal mercato unico, per questo motivo la Commissione europea ha lanciato una nuova modalità   di osservazione dei mercati al dettaglio al fine di correggere le distorsioni e agevolare i cittadini europei.
Il nuovo processo denominato Consumer Market Watch è articolato in due fasi. Nella prima è svolto un monitoraggio dei mercati al dettaglio alla ricerca di un eventuale malfunzionamento sulla base di cinque indicatori chiave: prezzi, reclami, frequenza di cambio dei fornitori, soddisfazione e sicurezza. L’individuazione di irregolarità  , che possono ostacolare la concorrenza e la libertà   di scelta dei consumatori, fa scattare la seconda fase che consiste in un’indagine più approfondita del mercato in questione e nella definizione di interventi correttivi.
In seno alla Commissione europea e a livello nazionale esistono già   strumenti di indagine dei mercati, ma di solito pongono l’accento sugli aspetti sanitari o sul contesto delle aziende e spesso si basano su informazioni fornite dalle aziende stesse. Market Watch intende invece accertare se esistono buone condizioni nell’ultimo segmento del commercio al dettaglio, cioè l’acquisto fatto dal consumatore.
Secondo la Commissione è urgente sviluppare un sistema omogeneo di raccolta e analisi dei dati su prezzi, reclami, soddisfazione dei consumatori, perchà© solo dati comparabili possono garantire un’indagine completa sul modo in cui i consumatori vivono il mercato al dettaglio nella realtà   quotidiana e portare quindi a eventuali interventi correttivi.
I motivi non mancano, se si prendono in considerazione solo alcuni esempi. La telefonia fissa in Belgio costa oltre il 20% in più che nei Paesi Bassi, in Italia l’elettricità   costa il doppio che in Finlandia o in Grecia, i costi medi di gestione dei conti bancari vanno da zero a più di 80 euro tra i diversi Paesi dell’UE, la liberalizzazione dei mercati dell’energia ha portato spesso a peggiori condizioni per i consumatori di vari Stati membri, organizzazioni dei consumatori segnalano che i prezzi delle macchine fotografiche digitali variano addirittura del 30% tra Paesi vicini. E si potrebbe continuare a lungo con l’elenco delle storture dei mercati al dettaglio.
Alla luce di tutto cià², l’UE vuole riposizionare il suo approccio al mercato unico, ponendo al centro delle politiche gli interessi dei cittadini/consumatori. Gli ambiti prioritari d’intervento saranno le telecomunicazioni, l’energia, i servizi finanziari al dettaglio, le vendite transfrontaliere dei beni di consumo e soprattutto l’effettiva riparazione nei casi di reclamo, perchà© al momento «la fiducia dei consumatori è ancora estremamente bassa», osserva la Commissione.

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