Liberalizzazione delle poste dal 2011

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L’Europarlamento ha approvato la direttiva europea che completa la liberalizzazione dei servizi postali a partire dal 1° gennaio 2011. Finiscono così i monopoli statali e la Rete postale pubblica è sostituita dalla semplice definizione Rete postale.
àˆ prevista l’apertura alla concorrenza degli invii di plichi di peso inferiore a 50 grammi, cosa che obbligherà   gli Stati membri ad abolire tutti i «diritti esclusivi o speciali per l’instaurazione e la fornitura di servizi postali», cioè raccolta, smistamento, trasporto e distribuzione degli invii postali.
Gli Stati dell’UE potranno designare una o più imprese per fornire i diversi elementi del servizio, ma dovranno perಠgarantire «l’universalità  » del servizio stesso in continuità   con l’erogazione pubblica, dunque basato su principi di trasparenza, non discriminazione e proporzionalità  , tenendo cioè conto «del ruolo importante che questo svolge nella coesione sociale e territoriale».
Inoltre, dovranno essere garantite tariffe «ragionevoli» che consentano di fornire servizi accessibili a tutti gli utenti, potrà   essere mantenuto un servizio postale gratuito per non vedenti o ipovedenti, potranno essere fissate tariffe uniche per tutto il territorio nazionale per motivi di interesse pubblico e le tariffe dovranno essere «trasparenti e non discriminatorie».
Per quanto riguarda la qualità   e in particolare i tempi di consegna transfrontalieri, la direttiva conferma gli attuali obiettivi che prevedono la consegna dell’85% degli invii entro tre giorni lavorativi dalla data di deposito ed entro cinque giorni per il 97% degli invii.
Agli Stati membri è poi richiesto di assicurare che tutti i fornitori di servizi postali stabiliscano procedure «trasparenti, semplici e poco onerose» per la gestione dei reclami degli utenti, in particolare in caso di smarrimento, furto, danneggiamento o mancato rispetto delle norme di qualità   del servizio. Dovranno inoltre garantire che le procedure di reclamo consentano di risolvere le controversie «in maniera equa e celere», prevedendo, nei casi giustificati, «un sistema di rimborso e/o compensazione».

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