No all’allargamento come capro espiatorio

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Il Commissario dell’Allargamento Olli Rehn, parlando alla commissione Affari esteri del Parlamento francese, ha esortato i parlamentari a non usare l’allargamento come capro espiatorio dei problemi socio-economici interni. Evocando lo scenario catastrofico prospettato prima dell’allargamento di una migrazione in massa di lavoratori dei nuovi Membri, Rehn ha sostenuto che con il senno di poi questa visione dell’allargamento è stata ingiusta: anche il fenomeno delle delocalizzazioni delle imprese risulta collegato più alla globalizzazione che all’ingresso dei nuovi Stati nell’Ue. Le preoccupazioni europee per ulteriori allargamenti devono essere prese in considerazione senza dimenticare che l’Ue ha preso degli impegni con la Turchia e i Paesi dei Balcani che stanno portando a termine un faticoso processo di riavvicinamento all’Europa.

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