Migliora l’applicazione delle norme europee

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Secondo l’ultimo quadro di valutazione del mercato interno della Commissione europea, il tasso di recepimento delle direttive europee è in miglioramento nell’ultimo anno, anche se solo 10 Stati membri sono riusciti a ridurre il numero di procedimenti di infrazione a loro carico.
Secondo la media europea, infatti, l’1,2% delle direttive sul mercato interno il cui termine di attuazione è scaduto non è stato recepito nell’ordinamento interno, percentuale in calo rispetto all’1,6% del giugno 2007 e analoga al miglior risultato in assoluto conseguito nel dicembre 2006. Il deficit medio, osserva la Commissione europea, è dunque sceso nuovamente al di sotto dell’obiettivo intermedio dell’1,5% concordato dagli Stati membri nel 2001. Inoltre, tutti gli Stati membri dell’UE possono raggiungere entro il 2009 il nuovo obiettivo dell’1% concordato dai capi di Stato nel marzo 2007, dato che 15 Stati membri lo hanno già   fatto. Nonostante cià², spesso gli Stati membri non applicano correttamente le norme del mercato interno e solo 10 Stati membri sono riusciti a ridurre il numero di procedimenti di infrazione a loro carico.
In generale, 22 Stati membri dell’UE sono al di sotto dell’obiettivo dell1,5% di deficit di recepimento. Bulgaria e Romania meritano una menzione speciale, dato che hanno recepito rapidamente la maggior parte dell’acquis sul mercato interno: con un deficit medio di recepimento dello 0,8%, entrambi i due nuovi Stati membri hanno già   raggiunto l’obiettivo per il 2009. La Slovacchia occupa il primo posto nell’UE con sole 9 direttive che la separano dall’obiettivo di zero deficit. Seguono Danimarca, Lettonia e Lituania, con 10 direttive ancora da recepire. Quattro Stati membri che sei mesi fa avevano mancato l’obiettivo dell’1,5% lo hanno ora raggiunto: si tratta di Paesi Bassi, Irlanda, Spagna e Italia. Una menzione particolare va all’Italia, che con un deficit di recepimento dell’1,3% è scesa per la prima volta al di sotto dell’obiettivo intermedio dell’1,5%.

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