La Francia dice «sì» al Trattato dell’UE

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Tre anni dopo il «no» espresso dal referendum popolare sul Trattato costituzionale, la Francia ratifica il nuovo Trattato di riforma siglato a Lisbona il 13 dicembre 2007. Una ratifica avvenuta per via parlamentare e non senza discussioni.
Dopo aver ottenuto il voto favorevole dell’Assemblea generale francese, l’esame del Trattato è passato al Senato dov’è stato votato in nottata ottenendo 265 voti a favore e 42 contrari. In vista dell’approvazione del Trattato, la scorsa settimana il Parlamento francese aveva emendato alcuni articoli della Costituzione.
Dopo che l’approvazione delle Camere sarà   controfirmata dal presidente Nicolas Sarkozy, la Francia, che aveva bocciato insieme ai Paesi Bassi nella primavera 2005 il Trattato Costituzionale, diventerà   il quinto Paese dell’UE ad aver ratificato il Trattato di riforma.
Dopo l’Ungheria, la Slovenia e Malta, infatti anche la Romania ha ratificato il Trattato lo scorso 4 febbraio. «Il Trattato di Lisbona, primo documento fondamentale dell’UE firmato dalla Romania in quanto membro a pieno titolo dell’Unione, segna l’inizio di una nuova fase della costruzione europea» ha dichiarato Càƒâ€žà†’lin Popescu-Tàƒâ€žà†’riceanu, primo ministro della Romania che è stato uno degli ultimi due Paesi ad avere aderito all’UE ma tra i primi ad aver adottato le nuove norme previste dal Trattato e che entreranno in vigore dopo la ratifica dei 27 Stati membri.

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