L’Europarlamento adotta l’operazione «cieli puliti»

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Anche il trasporto aereo sarà   incluso dal 2011 nel sistema europeo di scambio di quote di emissione dei gas serra, è quanto ha deciso il Parlamento europeo per proteggere e migliorare la qualità   dell’ambiente.
Tali disposizioni saranno applicate a tutti i voli in partenza o in arrivo negli aeroporti dell’UE e saranno escluse le possibilità   di deroghe per i voli di Stato, mantenendo solo esenzioni per gli aerei in missioni antincendio e i voli militari. I ricavi delle vendite all’asta del 25% delle quote potranno servire a ridurre le tasse sui trasporti più «puliti».
L’Europarlamento ha così adottato la proposta di direttiva della Commissione, secondo cui le emissioni di gas a effetto serra prodotte dai voli aerei internazionali imputabili all’UE sono cresciute dell’87% rispetto al 1990. Se tale andamento continuasse, si rischierebbe di annullare oltre un quarto dei benefici ambientali ottenuti grazie alle riduzioni che l’UE deve effettuare nell’ambito del protocollo di Kyoto.
Rispetto alla proposta della Commissione, che prevedeva di introdurre il sistema di scambio di emissioni in una prima fase (2011) ai voli intra-comunitari e, dal 2012, a tutti i voli in arrivo o in partenza dall’UE, il Parlamento ha chiesto di assicurare parità   di condizioni tra aeroporti e tra operatori aerei, accogliendo un emendamento che estende il sistema comunitario di scambio delle emissioni a tutti i voli in arrivo e in partenza da aeroporti dell’UE a partire dal 2011.
Il 25% delle quote di emissione dovrà   essere assegnato mediante asta, le cui modalità   dovranno essere definite dalla Commissione che, nel farlo, dovrà   tenere conto della necessità   di garantire l’accesso alle quote da parte dei nuovi operatori del settore dell’aviazione, per evitare il rischio di creare ostacoli artificiali all’ingresso dei nuovi operatori e distorcere la concorrenza. I proventi derivanti dalla vendita all’asta dovranno essere utilizzati per attenuare gli effetti delle emissioni dei gas a effetto serra, per finanziare attività   di ricerca e sviluppo e per ridurre le tasse e gli oneri sui trasporti rispettosi dell’ambiente.

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