Il Consiglio Europeo decide di tassare le banche

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«Bisogna tassare chi ha messo a rischio il mercato», così il Consiglio Europeo svoltosi a Bruxelles il 17 giugno ha deciso l’introduzione di una tassa sulle banche di cui ogni Paese deciderà   i criteri, prospettando inoltre una tassa sulle transazioni finanziarie da proporre alla prossima riunione del G20 a Toronto.
Secondo i capi di Stato e di governo dei 27 Stati membri, l’UE deve «dar prova della sua determinazione a rendere il sistema finanziario più sicuro, solido, trasparente e responsabile». Per questo, tra le decisioni prese, il Consiglio Europeo ha convenuto sulla «necessità   che gli Stati membri introducano sistemi di prelievi e tasse a carico degli istituti finanziari per assicurare un’equa ripartizione degli oneri e stabilire incentivi volti a contenere il rischio sistemico». Tali prelievi o tasse dovrebbero essere parte di un quadro di risoluzione credibile, si legge nella conclusioni del Consiglio: «Occorre proseguire con urgenza i lavori sulle loro caratteristiche principali e valutare con attenzione le questioni relative a condizioni di parità   e agli impatti cumulativi delle varie misure regolamentari». Così, il Consiglio Europeo invita il Consiglio dell’UE e la Commissione Europea a portare avanti i lavori e a riferire in proposito nell’ottobre 2010.
Altra priorità   concordata dai leader dell’UE è quella di «rafforzare la governance economica», dal momento che la crisi «ha fatto emergere chiare lacune in particolare per quanto riguarda la sorveglianza di bilancio e la più ampia sorveglianza macroeconomica». Rafforzare il coordinamento delle politiche economiche costituisce pertanto una «priorità   fondamentale e urgente» secondo il Consiglio Europeo, che chiede: di «rafforzare il braccio sia preventivo che correttivo del Patto di stabilità   e crescita», di attribuire nella sorveglianza di bilancio «importanza di gran lunga maggiore ai livelli e all’andamento dell’indebitamento e alla sostenibilità   globale» e, a partire dal 2011 nel contesto del “semestre europeo”, di presentare in primavera alla Commissione programmi di stabilità   e di convergenza per i prossimi anni.
Inoltre, il Consiglio Europeo ritiene importante che tutti gli Stati membri dispongano di regole di bilancio nazionali e quadri di bilancio a medio termine in linea con il Patto di stabilità  , nonchà© assicurino la qualità   dei dati statistici, «essenziale per una sana politica di bilancio e la sorveglianza di bilancio».
Adottando poi la nuova strategia “Europa 2020”, il Consiglio Europeo ha sottolineato che ora «l’accento va posto sull’attuazione e, nei prossimi mesi, valuteremo più approfonditamente in che modo sia possibile mobilitare specifiche politiche per sbloccare il potenziale di crescita dell’UE, a partire dalle politiche di innovazione ed energetiche».

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