Voice of Europe, RIA Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.
Sono queste le testate attive sul territorio dell’Unione europea per le quali il Consiglio UE ha deciso la sospensione delle attività di radiodiffusione.
Si tratta di organi di stampa ritenuti direttamente o indirettamente controllati dal Cremlino e, in tale veste, tasselli della campagna di disinformazione che la Russia porta avanti da anni sul territorio dell’Unione, acuitasi in vista delle elezioni europee.
Alle testate di cui sopra sarà comunque garantita la possibilità di svolgere attività di ricerca e interviste, come previsto dalla Carta dei diritti fondamentali.
Il Consiglio ha ribadito la necessità di rafforzare l’impegno a contrasto della capacità russa di manipolazione dell’informazione.
Per approfondire: il comunicato del Consiglio UE