La Commissione europea ha proposto la creazione di un sistema speciale di reazione rapida all’aumento dei prezzi dei generi alimentari nei Paesi in via di sviluppo, con una dotazione di un miliardo di euro e una durata biennale (2008-2009).
Tale dotazione andrà ad aggiungersi ai fondi di sviluppo esistenti e sarà prelevata dagli stanziamenti non utilizzati del bilancio agricolo dell’UE. I fondi saranno erogati ai Paesi in via di sviluppo che più ne necessitano e che saranno selezionati sulla base di una serie di criteri, quali la dipendenza dalle importazioni di generi alimentari, l’inflazione dei prezzi dei generi alimentari e la vulnerabilità sociale e di bilancio. Tra le priorità del sistema figurano misure volte a stimolare l’offerta e a favorire un migliore accesso ai mezzi di produzione agricola, quali sementi e fertilizzanti, eventualmente mediante l’erogazione di crediti, e misure di sicurezza finalizzate a migliorare la capacità produttiva nell’agricoltura. Il sostegno sarà erogato attraverso organizzazioni internazionali, segnatamente a livello regionale.
Gli aiuti erogati per il tramite delle organizzazioni internazionali potrebbero ad esempio riguardare le attività della FAO (programmi per la concessione di contributi di emergenza), dell’IFAD (ad esempio, finanza rurale), dell’UNICEF (nutrizione infantile, reti di sicurezza in campo alimentare), del PAM (assistenza umanitaria in campo alimentare), della Croce Rossa (assistenza alimentare) e della Banca Mondiale (gestione del rischio basata sugli strumenti di mercato, reti di sicurezza).
La proposta rientra nella procedura di codecisione e la Commissione auspica che il Consiglio e il Parlamento europeo raggiungano un accordo in novembre per evitare di perdere gli stanziamenti non utilizzati del bilancio 2008.
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