Erasmus Mundus: promuovere istruzione e cooperazione

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Si è svolta il 4 marzo scorso, presso la sala conferenze del ministero dell’Istruzione, Università   e Ricerca (MIUR), a Roma, la Giornata nazionale Erasmus Mundus II 2009, rivolta alle università   e alle istituzioni italiane dell’AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale). Il 2009 ha segnato infatti l’inizio della seconda fase del programma Erasmus Mundus, lanciato dalla Commissione Europea a inizio decennio.
Il programma europeo Erasmus Mundus prende il nome dal celebre umanista e teologo olandese Erasmo da Rottedam, che studiಠe completಠla sua formazione nelle migliori scuole monastiche europee del XV secolo. Il secondo appellativo, Mundus, richiama la portata internazionale del programma e la sua apertura a Paesi del mondo che non sono parte dell’Unione europea.
L’ideazione di Erasmus Mundus risale al 2001, quando la Commissione presentಠa Parlamento e Consiglio europei una comunicazione per rafforzare la cooperazione nel campo dell’istruzione con Paesi terzi. Un anno dopo fu istituito il programma Erasmus World, poi ridenominato Erasmus Mundus.
L’importanza del programma deriva dal suo obiettivo specifico di cooperazione nell’ambito dell’istruzione con i Paesi terzi, ma anche dal contributo concreto che apporta allo sviluppo della politica europea nel settore dell’istruzione superiore. Erasmus Mundus segue la scia e gli ideali ambiziosi della Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione, che pone nell’economia della conoscenza le basi del rilancio della crescita dell’UE, e contribuisce a realizzare il processo intergovernativo di Bologna per la convergenza della struttura dei diplomi europei.
Erasmus Mundus promuove contemporaneamente lo sviluppo di risorse umane e del dialogo e comprensione fra popoli e culture, ponendo su istruzione e cooperazione i suoi due assi di azione complementari. Si disegna su quattro attività   principali: l’organizzazione di Master Erasmus Mundus da parte di istituti superiori di almeno tre Paesi europei diversi, l’istituzione di un insieme di borse di studio per studenti laureati e studiosi provenienti da Paesi terzi, lo sviluppo di una collaborazione più strutturata tra gli atenei dell’UE e quelli dei Paesi terzi ed infine il sostegno di attività   e progetti per il miglioramento di prestigio, visibilità   e attrattività   dell’istruzione superiore europea.
Erasmus Mundus complementa altri programmi regionali promossi dall’UE in Paesi terzi, come Tempus, ALFA, Asia-Link che sostengono la collaborazione internazionale nel campo dell’istruzione superiore tra l’UE e i suoi partner. Inoltre il programma Erasmus Mundus si appoggia a fondi aggiuntivi denominati «windows» (finestre), derivanti dalla voce del bilancio comunitario per le relazioni estere. I progetti per l’anno accademico 2008-2009, selezionati con il bando del 2007 «Finestra di cooperazione esterna Erasmus Mundus», sono stati 23, in 17 dei quali si puಠtrovare un partner italiano coinvolto.
Il successo del programma si misura dal numero di borse di studio stanziate e dalla partecipazione di istituti e università   dei progetti selezionati durante gli anni 2004-2008: oltre 10.000 borse di studio per studenti e professori nel mondo intero di cui più di 4400 per studenti e professori di Paesi terzi; 323 università  , di cui 265 europee, per un totale di 609.000 euro stanziati per il programma intero e le finestre di cooperazione esterna Erasmus Mundus.
Durante la giornata nazionale di Erasmus Mundus II, a Roma, è stata presentata la seconda fase del programma Erasmus Mundus 2009-2013 nonchà© il bando per la partecipazione a Erasmus Mundus per l’anno 2010-2011. Le principali novità   di questa nuova fase del programma sono l’aumento significativo del bilancio previsto, che ammonta orientativamente a 950 milioni di euro, il numero crescente di borse di studio stanziate per studenti di Paesi terzi e la promozione di programmi di sostegno anche per dottorati. Novità   che accrescono di molto il potenziale del programma e fanno prevedere una tendenziale crescita nell’impatto e nei risultati.
Come sostiene la commissaria europea alle Relazioni esterne ed alla Politica di vicinato, Benita Ferrereo-Waldner, «Erasmus Mundus permette agli studenti più brillanti dentro e fuori l’Unione di realizzare tutto il loro potenziale e di massimizzare le loro opportunità   nella vita. Erasmus Mundus favorisce l’eccellenza nel settore dell’istruzione superiore e offre agli studenti l’occasione di farsi una visione comune del mondo. Con questo programma l’UE incoraggia il trasferimento di conoscenze e il multiculturalismo, fattori chiave del progresso e dello sviluppo per tutti».
Se la realtà   confermerà   la teoria, l’Erasmus Mundus potrà   contribuire a fare dell’istruzione europea un centro di eccellenza e di attrattiva per studiosi di tutto il mondo e contemporaneamente promuoverà   lo sviluppo sostenibile dei Paesi partner nel campo dell’istruzione superiore. L’augurio a questo programma è che sappia seguire le orme del suo fratello maggiore, il programma Socrates Erasmus, che nel 2007 ha festeggiato i primi venti anni di esistenza ed è considerato tuttora una delle iniziative di maggior successo della Commissione europea.

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