Cresce in Europa la finanza etica e sostenibile

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Negli ultimi due anni i patrimoni investiti in Europa secondo criteri di responsabilità   sociale e ambientale sono aumentati dell’87%, secondo quanto riportato da una ricerca condotta dall’organizzazione dei Forum europei per la finanza sostenibile (Eurosif).
Le risorse investite in modo «sostenibile» nei Paesi europei sono infatti passate da circa 2700 miliardi di euro alla fine del 2007 a circa 5000 miliardi di euro alla fine del 2009. Di questi, 1200 miliardi (pari al 24% del totale) sono stati investiti secondo criteri «particolarmente selettivi» spiega la ricerca: i gestori non si limitano cioè a escludere dai portafogli aziende produttrici di armamenti o di energia nucleare ma adottano anche criteri positivi di valutazione, selezionando le aziende e gli Stati più virtuosi sul piano delle politiche sociali, ambientali e di governance.
I restanti 3800 miliardi di dollari sono invece stati investiti secondo criteri che Eurosif considera meno stringenti, cioè che si limitano a escludere i titoli di aziende e Stati particolarmente controversi.
Dall’indagine risulta essere piuttosto in ritardo l’Italia rispetto alla tendenza europea: lo studio registra 312,4 miliardi investiti secondo criteri di responsabilità   sociale, di cui perಠsolo 13,1 miliardi (4%) sono stati investiti utilizzando i criteri più stringenti. Questo, secondo gli esperti del settore, è dovuto soprattutto al fatto che in Italia mancano investitori istituzionali, presenti invece in modo significativo in mercati quali quello inglese e scandinavo, a dimostrazione di una ancora scarsa consapevolezza delle potenzialità   degli investimenti socialmente responsabili.

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