L’Italia continua ad avere il debito pubblico più ampio tra tutti i Paesi dell’UE, anche se sceso dal 106,5% del PIL nel 2006 al 104% nel 2007, mentre negli ultimi due anni ha registrato un netto calo del rapporto deficit/PIL passato dal 4,2% del 2005 all’1,9% del 2007.
Secondo i dati pubblicati da Eurostat, per quanto riguarda il debito oltre all’Italia altri sette Paesi presentano percentuali superiori al 60% nel rapporto debito/PIL: Grecia (94,5%), Belgio (84,9%), Ungheria (66%), Germania (65%), Francia (64,2%), Portogallo (63,6%) e Malta (62,2%), mentre complessivamente tale rapporto è diminuito tra il 2006 e il 2007 dal 68,4% al 66,3% nella zona euro e dal 61,2% al 58,7% nell’intera UE, pur con un aumento del debito in valori assoluti che nel 2007 ha sfiorato i 6000 miliardi nella zona euro e ha superato i 7200 miliardi nell’UE-27.
Il rapporto tra deficit e PIL è invece sceso tra il 2006 e il 2007 dall’1,3% allo 0,6% nella zona euro e dall’1,4% allo 0,9% nell’UE-27, con gli aggiustamenti più rilevanti fatti registrare da Ungheria (dal 9,2% al 5,5%) e Cipro (da un deficit dell1,2% a un surplus del 3,3%), ma buone prestazioni anche per “vecchi” e grandi Stati membri quali la Germania (da un deficit dell’1,6% al pareggio) e l’Italia (dal 3,4% all’1,9%).
Eurostat nota perಠche i recenti eventi nei mercati finanziari, con i conseguenti interventi dei governi nazionali, potrebbero aver modificato i conti pubblici nei primi mesi del 2008 e dunque saranno necessarie ulteriori verifiche nelle prossime settimane per avere un quadro più aggiornato della situazione dei conti pubblici nell’UE.